Come calcolare il periodo fertile?
A cura di
Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia
Pubblicato il 29/08/2013
Aggiornato il 08/04/2025 Risponde: Dottor Gaetano Perrini
Una domanda di: dicarloemanuela@libero.it
Salve, mi chiamo Emanuela ho 29 anni e una bimba di 2 anni e 2 mesi. Ho avuto sempre un ciclo molto regolare e infatti sono rimasta incinta subito non appena sposata. Adesso io e mio marito vorremmo un altro figlio, purtroppo però è da tre mesi che ci proviamo avendo rapporti completi 2/3 volte alla settimana, ma senza successo e non
riusciamo a capirne il motivo. Io non sono molto pratica di calcolo dei giorni fertili, temperatura basale e cose del genere, e quindi vorrei un suo consiglio su cosa è meglio fare in queste situazioni. Esiste un metodo migliore da usare in questi casi? La ringrazio tanto.

Dottor Gaetano Perrini
Carissima, non mi preoccuperei perché tre mesi di ricerca non sono molti. In ogni caso sarebbe più opportuno mirare i rapporti nel periodo ovulatario che in un ciclo con frequenza regolare ogni 28/30 giorni è normalmente intorno al 14esimo giorno. Se passano altri 9/10 mesi senza successo, contatti il suo specialista di fiducia. Non dimentichi di assumere acido folico già in questa fase di ricerca per ridurre il rischio di malformazioni. Auguroni!
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
05/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini L'isterosalpingografia permette di vedere se le tube sono occluse ma non evidenzia un eventuale danno tubarico. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Non è possibile stabilire se una cura è adatta o no al caso e perché non porta a un risultato se non si conoscono le ragioni per le quali è stata prescritta. A volte, per avviare una gravidanza può essere sufficiente cambiare strategia terapeutica. »
23/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini L'adenomiosi è caratterizzata dalla presenza di cellule endometriali (cioè del tessuto di rivestimento interno dell'utero) nel tessuto muscolare uterino. Non è considerata una chiara causa di infertilità ma può associarsi all'endometriosi che invece lo è. »
22/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Ogni donna deve seguire le indicazioni terapeutiche del proprio specialista di fiducia, anche se non condivise da altri ginecologi, perché in medicina vale lo stesso detto che si applica in cucina "più cuochi fanno confusione". »
14/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla In linea teorica, è possibile avviare una gravidanza anche il mese successivo all'abbandono della contraccezione ormonale. Ma può anche non accadere perché la natura ha tempi che non sempre è possibile gestire a proprio piacimento. »
Le domande della settimana
11/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana. »
10/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Gaetano Perrini L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso. »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Roberta Levi Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante. »
Fai la tua domanda agli specialisti