Tutto è a posto, ma il bimbo non arriva

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/02/2018 Aggiornato il 05/02/2018

L'assunzione di clomifene può favorire il concepimento così come i preparati a base di inositolo possono possono ottimizzare il meccanismo dell'ovulazione.

Una domanda di: Barbara
Ho 41 anni. Da un anno cerco un bimbo e ho avuto due aborti precoci, senza raschiamento, a distanza di tre mesi. Da ottobre 2017 nulla. Vista la mia età il ginecologo ha deciso di accelerare i
tempi con clomid e monitoraggi…io ho un ciclo regolarissimo e ovulo come un orologio svizzero. Mio marito è ok con lo spermiogramma. Visto che non dovrebbero esserci grossi problemi a
parte l’età, clomid dovrebbe portare una gravidanza? Ci siamo riusciti per due volte naturalmente allora spero che questa spinta mi aiuti. Cosa ne pensa? Posso essere ottimista o potrei
comunque non riuscire?

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in effetti non è così strano che una gravidanza si possa concludere precocemente con un aborto spontaneo. Questo è vero a qualsiasi età materna, anche se potrebbe esserlo a maggior ragione a 41 anni. Occorre infatti ricordare che le nostre cellule uovo si sono “addormentate” quando eravamo nella pancia di nostra mamma e, da allora, hanno atteso pazientemente il loro turno. Ne hanno viste parecchie di vicende, quindi! Tutta questa attesa, in alcuni casi porta, al risveglio della cellula uovo, a delle alterazioni nel numero o nella sequenza dei cromosomi, motivo per cui la gravidanza potrebbe non evolvere.
Detto ciò, se lei ovula “come un orologio svizzero” e anche da parte del marito non sono state riscontrate alterazioni a carico del liquido seminale, potrebbe essere sia di sostegno il clomid (sperando non causi una ovulazione multipla: le gravidanze gemellari sono sempre un po’ delicate!), sia eventualmente l’assunzione di preparati contenenti inositolo (ad esempio Chirofert) in quanto si è notato che possono ottimizzare il meccanismo dell’ovulazione.
Una volta raggiunto il concepimento, a discrezione del medico che la segue, potrebbe essere utile assumere acido acetilsalicilico a basse dosi (la cosiddetta cardioaspirina da 100 mg al giorno) e/o progesterone ovuli per via vaginale, in modo da fluidificare il sangue e prevenire alterazioni a carico nella placenta (con la cardioaspirina) e da sostenere la gravidanza nelle sue prime fasi (con il progesterone).
Nel frattempo, per tutta la ricerca del concepimento e fino al termine del primo trimestre, è consigliabile assumere acido folico in compresse da 400 microgrammi (1 compressa al giorno), prescrivibile in fascia A col nome di Balfolic, Fertifol o Folidex.
Siate fiduciosi…e non fatevi spaventare troppo dal fattore età: ognuna di noi ha la sua storia!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti