Secondo bimbo che tarda ad arrivare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/12/2017 Aggiornato il 28/12/2017

Se non ci sono particolari problemi che interessano l'apparato genitale, la gravidanza in genere si annuncia entro un anno di tentativi. E' vero però che la mente può bloccare il corpo se la donna teme, a causa di un precedente aborto, che le cose non vadano per il verso giusto.

Una domanda di: Marianna
Sono prossima ai 36 anni e ho una bimba di sei anni. Negli ultimi 10/12 mesi ho dovuto fare una IGT per ernia diaframmatica molto severa,a seguito una piccola operazione
per rimuovere un polipetto dovuto a uno sforzo fatto durante il travaglio, subito dopo è arrivata una nuova
gravidanza, che si è interrotta alla nona settimana. Abbiamo fatto tutti gli esami che il caso richiede. Per fortuna tutto
bene. Ora sono circa sei mesi che ci riproviamo ma tarda ad arrivare. Andrò di nuovo a visita a fine gennaio.
Quale potrà essere il prossimo step? Temo che la mia mente blocchi il resto del mio corpo e che ci sia qualcosa che
non vada. Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno signora,
in base a quello che mi ha scritto (ossia che ha già avuto due gravidanze di cui una a termine e una esitata in aborto spontaneo precoce) mi sento di rincuorarla che una nuova gravidanza non tarderà ad arrivare.
Come lei giustamente osserva, è possibile che la mente blocchi il resto del corpo e questo è particolarmente vero nella fertilità femminile.
Capita a volte che, dopo un aborto spontaneo, la mamma sia in un certo senso combattuta sia nel desiderare una nuova gravidanza, sia nel cercare di evitarla per il timore che possa nuovamente concludersi con la perdita di un figlio…
Secondo me è importante sapere che i figli non ci appartengono in senso stretto, è come se ci fossero dati in prestito dalla Vita stessa e lì ritornano quando li “perdiamo”.
Inoltre è importante dare loro un nome, magari non sappiamo se erano maschi o femmine ma un nome se lo meritano comunque, visto che grazie al’ amore sono stati generati.
Quanto alla visita che l’aspetta a fine gennaio, immagino che il collega cercherà di indagare tramite l’anamnesi la regolarità o meno del suo ciclo mestruale, la presenza di segnali di allarme (come un calo di peso importante o un forte e prolungato stress), segnali di squilibrio ormonale come lo spotting (ossia perdite ematiche al di fuori della mestruazione), la salute del suo apparato genitale attraverso la visita ginecologica e l’esame attraverso lo speculum, l’eventuale presenza di discrepanze tra l’ecografia interna e il giorno del ciclo in cui si trova (non il ciclo mestruale: intendo il ciclo ovarico che dura in media 28 giorni)…
Se tutti questi elementi non destassero sospetti, mi sento di suggerirle di approfondire la conoscenza della fertilità imparando a riconoscerne i segnali (per esempio attraverso la rilevazione della temperatura basale e l’osservazione delle secrezioni vaginali che durante il periodo ovulatorio cambiano aspetto, diventando elastiche e filanti.
Per concludere, le ricordo di assumere fin da ora l’acido folico (in compresse da 400 microgrammi, 1 compressa al giorno) e almeno per tutto il primo trimestre di gravidanza.
Le auguro di coronare presto il suo sogno di diventare nuovamente mamma! Mi tenga aggiornata…

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