Quando si può accertare il battito del cuoricino?

Chirurgo Filippo Murina A cura di Filippo Murina - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/01/2018 Aggiornato il 16/02/2023

Con l’ecografia transvaginale è possibile visualizzare il battito dell'embrione già intorno alle 6 settimane di gravidanza, ossia con un ritardo mestruale di circa 14 giorni.

Una domanda di: Vincenza
Buongiorno, volevo sapere se il cuoricino del mio bambino si sente da subito , visto che ho avuto qualche mese fa un’ interruzione di gravidanza dovuta proprio alla mancanza del battito e ho molta paura a riguardo. Sono alla 7ma settimana di gravidanza: è il caso di fare una visita o è meglio aspettare ancora un po’?
Dottor Filippo Murina
Dottor Filippo Murina

Gentile Signora, attraverso l’ecografia transvaginale è possibile visualizzare il battito embrionale intorno alle 6 settimane di gravidanza, ossia con un ritardo mestruale di circa 14 giorni. Solitamente è consigliato il primo controllo proprio intorno alle 7 settimane, questo per riuscire comunque ad avere una valutazione ecografica affidabile anche in caso di ritardo nel concepimento rispetto a quanto ipotizzato sulla base della data dell’ultima mestruazione. Mi sento di precisare che non è l’assenza del battito a determinare l’interruzione di gravidanza, ma è l’interruzione della gravidanza a causarla. Mi faccia sapere. Tanti cari auguri.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti