Voglio partorire con l’anestesia totale

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/02/2018 Aggiornato il 09/02/2018

L'opportunità di ricorrere al cesareo in anestesia totale deve essere valutata e decisa dal ginecologo curante. Volere una simile procedura non basta per ottenerla.

Una domanda di: Alma
Buonasera, sono di Roma.
Sono incinta alla 28ma settimana. Vorrei partorire con anestesia totale per via di ansia forte, prolasso mitralico e extrasistole. Vorrei sapere dove posso partorire con anestesia totale e se ci sono rischi per il bambino. Grazie

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Gentile signora,
non conosco la realtà romana così bene da darle l’ informazione che chiede, tuttavia questo non riveste molta importanza perché comunque le indicazioni al cesareo in anestesia generale devono essere valutate dal suo ginecologo curante, con l’eventuale supporto di un consulente psicologo/psichiatra che certifichi l’esistenza di una situazione clinica tale da giustificare la procedura che lei vorrebbe. Non ci sono cioè reparti di maternità che la eseguono di routine, è sempre necessario che l’opportunità di ricorrervi sia vagliata e stabilita dal ginecologo curante. Tanti cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti