Ginocchio valgo: a che età si può diagnosticare?

Dottor Lucio Palmiero A cura di Lucio Palmiero - Dottore specialista in Ortopedia Pubblicato il 27/07/2020 Aggiornato il 27/07/2020

Il ginocchio valgo generalmente si evidenzia intorno ai tre anni di età.

Una domanda di: Manuel
Le scrivo per avere un’informazione per mio figlio di 3 anni e 7 mesi, visto che le visite dal pediatra di famiglia non mi hanno dato risposte né prescrizioni. A quanti anni sarebbe da prevedere una visita specialistica per valutare se il bimbo ha un’andatura corretta e si possono escludere problemi al ginocchio? Potrebbe essere congenito ?
Ci sono dei controlli nell’andatura del bimbo che posso indicare questa patologia ?
Le chiedo questo perchè da piccoli noi genitori abbiamo entrambi sofferto di ginocchio valgo. Addirittura la mamma ha messo scarpe correttive fino ai 7 anni circa.
Si leggono molte cose, ma vorrei avere un parare da un esperto nel settore.
Grazie per le sua cortese attenzione.

Dottor Lucio Palmiero
Dottor Lucio Palmiero

Gentile signora,
il ginocchio valgo (comunemente indicato come ginocchio a “X”) è un difetto angolare dell’arto inferiore e si manifesta per lo più intorno ai 3 anni d’età. Generalmente si corregge con la crescita, quasi sempre entro i 7 anni. Come per il varismo (ginocchio a “O” o a “parentesi”), tuttavia, la presenza di familiarità può influire negativamente sul miglioramento.
Spesso un peggioramento progressivo del valgismo si osserva in presenza di obesità (oggi molto frequente nei bambini). Una visita specialistica consente facilmente di fare diagnosi di valgismo.
L’entità può essere valutata misurando la distanza tra le caviglie (distanza intermalleolare). Questo valore ci consente di tenere sotto controllo l’evoluzione del valgismo nel tempo. Oltre a quello dell’infanzia, esiste un “ginocchio valgo dell’adolescenza” che, contrariamente a quello infantile, può peggiorare durante il periodo pre-puberale e puberale fino al punto di richiedere la correzione chirurgica.
Il ginocchio valgo non è mai causa di dolore locale, soprattutto nei bambini più piccoli, tuttavia può provocare una deambulazione atipica e spesso impacciata, soprattutto durante l’attività sportiva dei bambini. Non mi è chiaro se il pediatra ha già escluso la presenza dell’anomalia oppure no. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti