Una domanda di: Michela
Vi scrivo per avere un ulteriore parere riguardo il mio quadro clinico. Lo scorso 18 marzo ho purtroppo perso le mie piccoline alla 18+1 a causa di un acuto aggravamento causato da TTTS (acronimo di Twin to Twin Transfusion Syndrome, in italiano sindrome da trasfusione feto-fetale). Ho partorito le piccole in modo naturale dopo induzione farmacologica e non ho subito quindi il raschiamento né alcun tipo di revisione uterina. Ho avuto sanguinamenti con forti spasmi addominali con perdite di entità pari ad una normale mestruazione (nulla di emorragico) fino al 3 maggio (nelle ultime settimane il sanguinamento è stato perlopiù di sangue ossidato/marrone e di carattere grumoso). Il 22 aprile ho effettuato una visita ginecologica di controllo in cui l'utero è risultato non totalmente pulito. La dottoressa mi ha prescritto un ulteriore controllo ecografico di secondo livello (effettuato il 15 maggio) che ha confermato la presenza di residui disomogenei scarsamente vascolarizzati in utero (della dimensione massima di 15mm). La ginecologa, prima di ricorrere ad un intervento invasivo, mi ha prescritto il dosaggio delle beta-hCG e fissato un controllo tra due mesi per una rivalutazione, con la speranza che con la ripresa del ciclo mestruale, mi "ripulisca" in maniera naturale. Non ho ancora il risultato delle analisi ma ora il dubbio mi attanaglia: se le beta-hCG dovessero essere ancora alte (a distanza di due mesi dall'aborto), riprenderà il ciclo mestruale in modo naturale o rimarrò in un "limbo" senza ulteriori perdite? In tal caso dovrò per forza ricorrere a raschiamento?
Ho il terrore di dover ricorrere all'intervento e mi chiedo se possa esserci un modo per evitarlo. Grazie in anticipo per la vostra cortesia e disponibilità.

Augusto Enrico Semprini
Cara Michela,
penso che la sua ginecologa la stia seguendo in modo impeccabile. Vedrà che i residui placentari completeranno il loro ciclo produttivo di beta-hCG entro poco e dopo due flussi mestruali, anche in presenza di un quadro ecografico rassicurnate sull'assenza di residui placentari, io eseguire un'isteroscopia di controllo. La procedura può essere effettuata in ambito ambulatoriale e dopo questo parto abortivo il collo dell'utero è facile da percorrere con lo strumento e il fastidio per la donna è minimo. L'unica informazione che mi manca e mi piacerebbe avere è se questa gravidanza risulta da una fertilizzazione in vitro o è insorta spontaneamente. Con cordialità.
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