Gravidanza iniziale e integratori
A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia
Pubblicato il 18/11/2019
Aggiornato il 02/10/2025 Fin dall'inizio della gravidanza, in caso di carenze di vitamine e ferro è più che opportuno assumere gli integratori ad hoc che il ginecologo ritiene necessario prescrivere.
Una domanda di: Maria
Dopo tanti mesi di ricerca ho finalmente scoperto da soli due giorni di essere incinta. Il mio ginecologo mi ha prescritto già da ora una compressa al giorno di sideral forte ( perchè sono lievemente anemica, ma ho visto che oltre al ferro contiene anche vit. C di cui non sono carente invece). Un ovulo al giorno di proggefik 200 per via vaginale, una compressa al giorno di fertifol ( che già ovvimente prendevo da prima di restare incinta), e 3 gocce al giorno di dibase10.000 per almeno 2 mesi (perchè di vitamina d risulto avere 15 quando la soglia di normalità è dai 30 in su). Mi chiedo se tutte queste cose siano compatibili con la gravidanza in fase iniziale, in particolare sono preoccupatissima per il dibase 10000 perchè ho letto nel foglietto illustrativo che se assunto nel primo trimestre di gravidanza può essere teratogeno!!! Non so se prenderlo o no…. tra l’altro da oltre due mesi stavo assumendo il kirocomplex ( che ora ho sospeso), un integratore che continee anche 15mcg di vitamina D … ho paura che sia troppa tutta questa vitamina D, nonostante io sia sempre stata carente…)
Grazie mille.

Antonio Clavenna
Gentile signora Maria,
i farmaci e gli integratori prescritti dal ginecologo non comportano un aumento dei rischi per il feto.
Al contrario, sono farmaci che possono ridurre i rischi per lo sviluppo del feto e per la gravidanza. Riguardo al Sideral forte, la vitamina C ha lo scopo di aumentare l’assorbimento del ferro.
Per quanto riguarda la vitamina D, la dose che le è stata prescritta è da valutare considerando i bassi livelli di vitamina D (inferiori rispetto ai valori considerati normali) ed è inferiore rispetto alle dosi che possono causare un maggior rischio di malformazioni. Pur con risultati contrastanti e non conclusivi, alcuni studi hanno riportato possibili rischi (per esempio di diabete gestazionale o di preeclampsia) associati a una carenza di vitamina D in gravidanza. Al di là della supplementazione, potrebbe essere utile valutare con il ginecologo o il medico curante anche eventuali modifiche della dieta e dello stile di vita per aumentare i livelli di vitamina D.
Con cordialità.
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