Ha bevuto la sua pipì: cosa può accadere?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 02/11/2020 Aggiornato il 02/11/2020

Bere la propria pipì non espone a particolari problemi, tuttavia se un bimbo di sei anni compie un gesto del genere è d'obbligo capire perché.

Una domanda di: Antonella
Dottore, sono in ansia perché mio figlio di sei anni mi ha detto che mentre era in bagno per fare pipì gli è venuto il pensiero di berla,
cosa che poi ha fatto realmente! Sono preoccupata, cosa può succedere? Grazie mille.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
bere una quantità minima di urina non crea alcun problema metabolico o di intossicazione. L’ultima è sterile, cioè non determina infezioni. Ricordo che in casi estremi di assenza di acqua viene consigliato di utilizzare la propria urina per impedire la disidratazione acuta.
Il fatto in sè deve, invece, suggerire di indagare (con cautela) per comprendere cosa ha indotto questo bimbo di sei anni (età in cui si è già ben consapevoli che la pipì non si beve) ad assumere questo comportamento.
Semplice curiosità? O forse ha sentito di qualcuno che lo ha fatto (in un film, per esempio, o in un racconto)? E poi concretamente il piccolo avrà usato un bicchiere per la raccolta: ha visto qualcuno in famiglia seguire questa procedura? E per quale motivo? Ha solo assaggiato un goccio di pipì o ne ha assunto un mezzo bicchiere?
Insomma un approfondimento sulle motivazioni è d’obbligo come anche prestare attenzione a quanto succede a scuola, in particolare durante l’intervallo. C’è inoltre da capire se il bambino manifesta altri segni di disagio: ha il sonno disturbato? Ha incubi notturni? Durante il giorno è sereno? Va a scuola volentieri? Con i coetanei come va? Tutte domande a cui occorre dare una risposta. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti