Herpes simplex e paura di aver contagiato il bambino

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 07/01/2019 Aggiornato il 07/01/2019

E' possibile che l'herpes simplex venga trasmesso dalla mamma al figlio, tuttavia non è automatico che nel bimbo si sviluppi l'infezione.

Una domanda di: Daiana
Gentili dottori,
sono una mamma parecchio ansiosa di un bimbo di 22 mesi. Ieri durante le coccole ho baciato il mio piccolo sull’ occhietto e in viso, ma un’ oretta dopo ho avvertito un pizzicore sul labbro e avevo una piccolissima zona rossa tipica dell’infezione da herpes. Ho messo subito la pomata e adesso mi sembra che l’infezione si sia bloccata. Mi chiedo se mio figlio può contagiarsi e rischiare una cheratite herpetica? C’è un tempo di incubazione? Dopo quanti giorni trascorsi dall’ accaduto si può ritenere scongiurata la possibilità che sia avvenuto il contagio? In ogni caso eventualmente ci sono dei sintomi specifici? Esiste pure una cura? Scusate le tante domande ma sono in preda al panico …

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
l’herpes del labbro è dovuto all’ herpes simplex e il contagio da persona a persona – in questo caso da mamma a bambino – è facile, l’incubazione mediamente è di pochi giorni, mediamente di una settimana, ma non è detto che la malattia si manifesti nel bambino, in quanto spesso il virus, che pure si trasmette, potrebbe non dare segni di sé, ma rimanere silente nei gangli nervosi della zona del contagio. La malattia, in questo caso la cherato congiuntivite erpetica che lei teme, si manifesta se il bambino ha poche difese immunitarie o è in uno stato di debilitazione fisica. I segnali di malattia sono arrossamento delle congiuntive e bruciore. Solo in questo caso bisogna ricorrere alla visita oculistica per controllare la lesione e decidere per una idonea terapia antivirale mirata. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti