Gentilissimo professor Bassetti,
le pongo una domanda probabilmente sciocca ma che mi causa preoccupazione in merito alla trasmissione del virus HIV. Lavoro come assistente di sala presso uno studio medico e ,qualche settimana fa, mi sono ritrovata una ferita da sfregamento su un dito (non sanguinante) che bruciava parecchio. Ho preparato degli ecg e ho toccato una paziente che aveva la maglietta chiazzata di sangue. Il mio dubbio è questo: è possibile una trasmissione dell’infezione in questo modo? Avendo una porzione di pelle scorticata?
Rimango in attesa di un suo gentile riscontro e con l’occasione le auguro buone feste.
Matteo Bassetti
Gentile signora,
sebbene non si possa escludere con assoluta sicurezza che il contatto tra una ferita aperta e il sangue di una persona che vive con il virus HIV possa essere causa di contagio, secondo quanto descrive il rischio risulta essere estramamente basso per tre ragioni: 1) la prevalenza delle persone positive è bassa in Italia 2) la via di trasmissione tramite contatto di ferite è estremamente rara 3) ammesso che la persona fosse positiva sarebbe in terapia e le persone che assumono la terapia in maniera corretta non possono trasmettere l’infezione (U=U undetectable=untrasmittable).
In ogni caso, le consiglierei di eseguire un test sierologico per HIV di IV generazione (disponibile in qualsiasi laboratorio pubblico) tra 28 giorni, questo infatti è il cosiddetto periodo finestra all’interno del quale ci possono essere dei falsi negativi.
Cordialmente.
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