Ho 43 anni e voglio un figlio: ci riuscirò?

Dottor Bruno Mozzanega A cura di Bruno Mozzanega - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/03/2019 Aggiornato il 12/03/2019

Se è vero che con l'aumentare dell'età materna sono maggiori i rischi di anomalie nel bambino lo è anche che una gravidanza può essere portata a termine senza problemi né per la mamma né per il bambino, se ben seguita fin dall'inizio.

Una domanda di: Cettina
Sono una mamma di una meravigliosa bimba di 5 anni avuta con parto naturale, dopo un precedente aborto spontaneo. Adesso ho 43 anni (44 a settembre) e vorrei sapere se una seconda gravidanza sarebbe possibile e con quante possibilità e quali rischi vista la mia età. Premetto che ho portato 9 mesi di gravidanza senza problemi: mia figlia è sanissima l’ho allattata per 18 mesi, cresceva benissimo. Al primo parto avevo 39 anni, mio marito ha 44 anni adesso. Grazie anticipatamente.

Bruno Mozzanega
Bruno Mozzanega

Cara signora,
credo che lei abbia il diritto di desiderare una seconda meravigliosa gravidanza.
Con l’età aumenta il rischio di patologie genetiche, ma il fatto che questo rischio possa ammontare al 3% significa che nel 97% dei casi non si presentano problemi.
Aumenta la necessità di essere ben seguita, ma questo vale per ogni gravidanza. Con l’età può aumentare il rischio di gestosi: sarà necessario qualche controllo più ravvicinato, ma il suo ginecologo saprà stilarle un programma appropriato di controlli. Per quanto riguarda le minori probabilità di dare inizio a una gravidanza, in effetti in sede di procreazione medicalmente assistita si è avuto modo di osservare che più l’ovocita è vecchio più diminuiscono le probabilità che la donna riesca a dare inizio a una gravidanza. Tuttavia questo dato non può essere automaticamente considerato valido anche per la fecondazione naturale perché non esiste una documentazione che lo comprovi. Le direi dunque di non pensare affatto alle probabilità ma di lasciare spazio ai suoi desideri e alle sue speranze. Mi tenga aggiornato. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti