Ho la sindrome metabolica: posso essere incinta?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/12/2019 Aggiornato il 04/12/2019

Non si può escludere che una gravidanza inizi anche in presenza della sindrome metabolica, nonostante la condizione implichi una serie di alterazioni severe, tra cui l'ipertensione.

Una domanda di: Roberta
Mi è stata diagnosticata la SM (sindrome metabolica). Ho sempre avuto problemi di ritardo del ciclo, ma ora sono passati 40 giorni. Ho dei brontolii alla pancia ma sembra che certi sintomi della malattia come l’incontinenza urinaria siano spariti. É possibile che io sia incinta ? Ho nausea la mattina e poi mi passa. Aspetto risposta, grazie.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
c’è solo un modo per sapere se una gravidanza è iniziata: fare il test di gravidanza, a partire dal primo giorno di eventuale ritardo delle mestruazioni. Direi che se sono trascorsi 40 giorni dalla data di inizio dell’ultima mestruazione può già effettuare il test, ottenendo un risultato affidabile. Nausea mattutina e brontolli di pancia da soli non bastano infatti per confermare che il concepimento è avvenuto, visto che possono comparire anche per altre ragioni. Per quanto riguarda la sindrome metabolica, caratterizzata da obesità viscerale (presenza di grasso nelle anse dell’intestino), ipertensione, bassi livelli di colesterolo Hdl (il colesterolo “buono”), glicemia superiore ai 100 mg per decilitro di sangue, trigliceridi superiori a 150 milligrammi, circonferenza vita maggiore di 88 centimetri (nella donna, mentre nell’uomo maggiore di 102 centimetri) va senza dubbio controllata (come di certo lei sa benissimo) innanzi tutto con uno stile di vita salutare, che comporta recupero del peso ideale, svolgimento regolare dell’attività fisica, alimentazione povera di grassi animali e di zuccheri semplici (zucchero bianco). Risolvere le manifestazioni della sindrome (prima tra tutte il sovrappeso) è senza dubbio fondamentale alla luce della ricerca di una gravidanza, in quanto consente anche di recuperare una buona funzionalità delle ovaie (che la SM può alterare). Va detto anche che per raggiungere l’obiettivo di concepire gioca un suo ruolo anche l’età materna: tra i 20 e i 30 anni di età le probabilità di dare inizio a una gravidanza in tempi rapidi sono certamente maggiori di quelle su cui possono contare le donne di età più avanzata (che vanno diminuendo anno dopo anno). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti