Il bimbo non si annuncia dopo un anno di tentativi

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/03/2020 Aggiornato il 27/02/2025

Se non si riesce a concepire dopo un anno di tentativi, è opportuno indagare, sottoponendosi a una serie di controlli, tra cui gli esami del sangue per la valutazione dell'assetto ormonale.

Una domanda di: Sara
Ho già avuto una gravidanza e vorrei un altro figlio, ma è un annetto circa che ci provo senza risultato. Ho preso anche il Clomid e fatte punture di Gonasi hp 5000 (n.d.r. per favorire l’ovulazione). Il mio ciclo è abbastanza regolare e ha una durata che varia da due a tre giorni o anche da cinque a sei giorni, e non è abbondantissimo, associato a dolori forti al basso ventre e nella zona della schiena. Mi potrebbe aiutare in qualche modo? Aspetto una vostra risposta in merito. Grazie, a presto, spero.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, premetto che senza sapere la sua età è realmente difficile rispondere alla sua lettera. L’età della donna, in relazione alla sua fertilità, è infatti l’elemento chiave, perché oltre una certa età le probabilità di dare inizio a una gravidanza diventano pressoché nulle per una questione puramente fisiologica. Premesso tutto questo e ipotizzando che lei sia ancora nel pieno dell’epoca fertile, posso dire che il fatto di avere avuto una precedente gravidanza è un ottimo dato a favore del suo desiderio di una seconda maternità. I preparati che ha assunto, di certo le sono stati prescritti da un ginecologo: è a lui, che a differenza di me conosce bene la sua condizione, che deve chiedere se ci sono probabilità per lei di rimanere incinta. Io posso solo darle le indicazioni generali che possono favorire il concepimento, se ovviamente esistono i presupposti per realizzarlo (età e condizioni dell’apparato riproduttivo): seguire uno stile di vita sano, non fumare, non accumulare stress (grande nemico della fertilità). In fase di preconcepimento è importante anche assumere l’acido folico, che aiuta a prevenire gravi malformazioni del feto (la spina bifida). L’acido folico va assunto ogni giorno, nella dose di una compressa da 400 microgrammi, lontana da tè e latticini. E’ mutuabile, ossia prescrivibile dal medico di base (fascia A) ed è consigliato assumerlo per tutto il periodo di ricerca della gravidanza e almeno durante tutto il primo trimestre. Sempre dai preparati che mi riferisce di aver assunto, deduco che lei abbia già effettuato tutti i controlli ginecologici, comprensivi di visita ed ecografia, e gli esami del sangue volti a valutare l’assetto ormonale, che sono necessari per avere informazioni sul perché una gravidanza dopo un anno di tentativi non si annuncia. Mi auguro di averla almeno un pochino aiutata. Mi tenga aggiornato,s e lo desidera. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti