Il latte vaccino va diluito?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 28/01/2019 Aggiornato il 28/01/2019

Il latte vaccino, che si può iniziare a offrire dopo l'anno di vita, non va mescolato all'acqua.

Una domanda di: Anna
Ho una bimba di un anno. Ho iniziato a darle latte vaccino nel biberon: circa 100 ml acqua e100 ml latte, più due biscotti la sera, la mattina un biscotto solo.
Non sono molto favorevole al latte crescita 3 però vorrei essere sicura di dare giusto nutrimento a mia figlia: devo mettere più biscotti?
La sua alimentazione è comunque varia: carne legumi e pesce almeno un paio di volte a settimana, ricotta, stracchino e robiola anche (circa 30 /40 grammi) e sto continuando a darle vitamina d.
Dopo quanto tempo posso ridurre acqua e aumentare latte?
Ora è da circa una settimana che faccio mezzo/mezzo.
Grazie per suggerimenti e consigli.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
il latte a 12 mesi si dà senza alcuna aggiunta di acqua, non va cioè diluito. La quantità massima giornaliera è di 500 ml, perché diversamente vi sarebbe un inopportuno sovraccarico di proteine per la sua piccina. Il latte di crescita (non ho compreso la ragione della sua ostilità) è più adatto perché è meno proteico quindi si preferisce, in particolare nel caso di bambini che reclamano quantità di latte superiori ai 500 ml. Per i biscotti, non sono particolarmente necessari. Per quanto riguarda l’alimentazione nel suo complesso, se la piccola accetta, si può dare la pasta asciutta a pranzo, condita con olio e passato di pomodoro e un secondo piatto in cui si mette della verdura o del purea di patate e qualche pezzetto di carne (20-30 gr a crudo) bollita o cotta a vapore e poi sfilacciata o a pezzettini nel piatto, per circa 4 volte a settimana, in quanto poi è giusto far ruotare legumi, 20 grammi, pesce 20-30 grammi, formaggi 20 grammi, un uovo bollito.
La sera potrebbe rimanere un piatto unico, ma anche minestrina in brodo e secondo piatto con formaggio, legumi, uovo, a rotazione rispetto a ciò che si dà a pranzo. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti