Impianto dell’embrione a poca distanza dalla cicatrice del precedente cesareo

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 30/05/2024 Aggiornato il 30/05/2024

Anche in caso di impianto dell'embrione vicino alla cicatrice dovuta a un precedente taglio cesareo, la gravidanza può proseguire felicemente, soprattutto seguendo particolari accorgimenti.

Una domanda di: Angela
Dottoressa,
da un primo esame ecografico è emerso che l’impianto embrionale è avvenuto poco distante dalla cicatrice del cesareo.
Premetto che ho avuto il cesareo a novembre 2019 e che dall’isteroscopia la cicatrice risulta perfetta. Il mio ginecologo mi ha detto che molto
probabilmente la gravidanza evolverà verso la cicatrice e che dovrò effettuare una interruzione di gravidanza con un intervento molto delicato. Lei cosa ne pensa?

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
avrei voluto risponderle prima perché immagino la sua ansia in questo momento nel dover prendere una decisione così drammatica.
A mio avviso il collega ha preferito informarla in anticipo dell’eventualità che la gravidanza vada a “intrufolarsi” nel tessuto cicatriziale del precedente cesareo, così da non poter essere accusato un domani di averle taciuto questo rischio.
Io ritengo utile valorizzare questi aspetti:
1) il lungo intervallo tra la gravidanza attuale e il cesareo pregresso (6 anni se contiamo il suo termine attuale a gennaio 2025)
2) l’aspetto regolare della cavità uterina all’isteroscopia
3) la camera gestazionale in normo-impianto, senza rapporti diretti con la cicatrice uterina allo stato attuale (come da referto dell’ecografia allegata)
È vero: sarà importante essere prudenti in questa gravidanza e limitare il più possibile gli sforzi fisici (ad esempio sollevare le borse della spesa, stare lungo tempo ferma in piedi o fare le scale solo per fare degli esempi) per prevenire le contrazioni uterine premature che a loro volta potrebbero far assottigliare la cicatrice del cesareo fino a farla addirittura riaprire…ma ora che ha già avuto un primo figlio sicuramente è in grado di riconoscere a occhi chiusi le contrazioni e a regolarsi di conseguenza.
Non si tratta a mio avviso di interrompere la gravidanza, ma di trovare chi le possa dare una mano nella gestione della casa e del lavoro…non è detto che lei debba stare in maternità anticipata: dipende da che lavoro fa!
Se fosse per esempio impiegata, seduta alla scrivania, non avrebbe certo rischi a proseguire il suo lavoro (io dico sempre che ci sono più rischi a stare a casa per noi donne: con tutto quello che c’è da fare in casa…difficile stare a riposo, meglio andare al lavoro!).
Spero di averle risposto per il meglio, confidiamo nella Natura che ci sa stupire facendo davvero meraviglie con il nostro corpo…in primis nella gravidanza ma non solo: siamo tutti continuamente in divenire, in continuo equilibrio secondo una saggezza che ci precede…
Rimango a disposizione e se mi tiene aggiornata mi fa piacere, cordialmente.

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