In cerca di un bimbo a 25 anni

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 26/08/2019 Aggiornato il 26/08/2019

Una coppia giovane e sana di norma riesce a concepire nell'arco di massimo un anno (spesso molto prima) senza dover ricorrere a particolari accorgimenti.

Una domanda di: Aisha
Sono una ragazza di 25 anni in cerca di una gravidanza, io e il mio fidanzato abbiamo provato due mesi senza sapere effettivamente i giorni in cui avere rapporto. In questo mese di agosto con ultimo ciclo 30 luglio, abbiamo utilizzato i test di ovulazione della clearblue, mi ha dato due giorni di fertilità massima cioè l’ovulazione.
Mi dovrebbero arrivare oggi (lunedì) ma a dire la verità già da settimana scorsa ho crampi dolori, il seno oggi fa più male dei altri giorni.
Volevo chiederle quante probabilità abbiamo di concepire?
Ho in ciclo regolare che varia tra 27 e 28.

Cordiali saluti.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
i sintomi che lei descrive potrebbero essere dovuti a una gravidanza ma anche ad altro, per esempio alla sindrome premestruale. Posto questo, già da oggi, se le mestruazioni non dovessero arrivare può fare il test di gravidanza, ottenendo un risultato sicuro. Per quanto riguarda il momento migliore per concepire, posso dirle che a mio avviso una coppia giovane e sana non occorre che ricorra ai test ovulatori per centrare l’obiettivo. In generale, tre rapporti alla settimana per tutto l’arco del mese consentono alla maggior parte delle coppie di dare inizio alla gravidanza nell’arco di massimo un anno (vale ovviamente in assenza di problemi di infertilità, anche semplicemente legati all’età anagrafica). Una buona conoscenza del proprio corpo permette inoltre alla donna di riconoscere i giorni fertili grazie alla presenza del muco fertile, una secrezione per consistenza simile alla chiara d’uovo (chiara, trasparente, filante) che favorisce la risalita degli spermatozoi nelle tube dove avviene il concepimento. Direi comunque che la cosa migliore è vivere la ricerca del bambino con spontaneità, senza l’ansia del risultato che, paradossalmente, può ostacolare il concepimento per via dello stress che genera. Le auguro che il suo desiderio si avveri al più presto: mi faccia sapere. Tanti cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti