In che settimana di gravidanza si vede l’embrione con l’ecografia?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/03/2019 Aggiornato il 04/04/2023

In genere l'ecografia permette di vedere il bambino (e il suo cuoricino che batte) a partire dalla sesta settimana di gravidanza.

Una domanda di: Adriana
Sono incinta ma esattamente non so di quanto. Il ciclo mi sarebbe dovuto venire il 23 febbraio e l’ ultimo l’ o avuto tra le il 24 è il 26 gennaio ma sono certa di aver concepito in data 9 febbraio. Il mio dilemma è questo giorno 8 marzo ho fatto la prima ecografia dove si è vista la camera il sacco vitellino ma non l’embrione. Il giorno 4 tornerò dal ginecologo per una nuova ecografia. Vorrei capire non è che non sapendo esattamente di quante settimane sono potremmo cercare qualcosa che al momento non può esserci? Quando invece preoccuparsi di non vedere l’ embrione? Grazie molte.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, se la data d’inizio dell’ultima mestruazione è il 24 gennaio, oggi 12 marzo lei è nella sesta settimana + 5 giorni. Questo è il calcolo effettuato con il calendario (o regolo) ostetrico, che permette di stabilire le settimane di gravidanza e la data (presunta) del parto in base alla data di inizio dell’ultima mestruazione. L’ecografia a cui si sottoporrà tra due giorni visualizzerà l’embrione e il cuoricino che batte, che appunto si evidenziano di norma nella sesta settimana o, a volte, nella settima settimana, se il concepimento è avvenuto più avanti rispetto a quanto si ipotizza per convenzione, cioè intorno alla metà del ciclo. In questa occasione, grazie all’ecografia il ginecologo ridaterà la gravidanza. Sarà però nell’ecografia che effettuerà tra l’11 e la 13ma settimana (circa) che la datazione potrà essere fatta in modo ancora più preciso. Stia dunque tranquilla e mi faccia sapere, se lo desidera. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti