Incinta o no?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/05/2024 Aggiornato il 02/05/2024

Dopo aver effettuato il test di gravidanza ottenendo un risultato positivo non è necessario continuare a dosare le beta-hCG (salvo diversa indicazione del ginecologo): per sapere se tutto sta procedendo per il meglio si può attendere l'ecografia.

Una domanda di: Ivon
Ieri mattina ho fatto un test di gravidanza ed è uscito il risultato “incinta”. Ho subito fatto le beta e il numero riportato era 9. Questa notte ho avuto lievi perdite ematiche con crampi e sono andata in ospedale. Il medico ha fatto l’ecografia e ha detto che secondo lui potrebbe essere falso positivo e di rifare le beta domani mattina. È dunque possibile un falso positivo? Sono molto molto frustrata.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora, il test di gravidanza risulta positivo quando individua nel sangue o nelle urine l’ormone beta-hCG. L’ormone beta-hCG è rilevabile nel sangue dopo una decina di giorni dal concepimento e nelle urine a partire dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni. Quando il test di gravidanza risulta prima positivo e poi negativo significa non già che eravamo in presenza di un falso positivo quanto piuttosto di trovarci di fronte a una gravidanza fugace, che si è spenta subito dopo essere iniziata. Per quanto riguarda l’ecografia, era ovvio che non individuasse nulla visto che penso l’abbia effettuata in 4^-5^ settimana quando appunto è per quanto riguarda le beta-hCG valori superiori a 5mlU/ml indicano solitamente una gravidanza in corso, quindi si può ancora sperare. Direi dunque di ripetere il dosaggio delle beta, come le ha detto il collega, per vedere se aumentano. Dopodiché attenda la 6^ settimana di gravidanza finita e si sottoponga a un’ecografia, che è l’unica indagine che ci può dire con sicurezza se la gravidanza sta evolvendo. Tenga presente che le 40 settimane di gravidanza si contano partendo dalla data di inizio dell’ultima mestruazione. In relazione al sanguinamento, può non essere significativo, cioè non necessariamente esprime che la gravidanza si è interrotta o si interromperà, nella maggior parte dei casi scompare e la gravidanza prosegue. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti