Incinta per la quarta volta con fattore RH negativo: serve ancora l’immunoprofilassi?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 10/01/2023 Aggiornato il 17/01/2023

L'immunoprofilassi anti-D è raccomandata alle donne di emogruppo negativo non solo nella prima gravidanza ma anche in tutte le eventuali successive.

Una domanda di: Jennifer
Salve Dottoressa, io sono incinta della quarta gravidanzae sono a 29 settimane. Essendo RH negativo so che dovrei fare l’immunoprofilassi. Sono seguita da una ginecologa che lavora in un consultorio familiare. Le ho chiesto di farmi una impegnativa per fare questa puntura essendo che con tutte le altre me l’hanno fatto fare sempre. La ginecologa mi dice che non serve. Non sicura vado dal mio medico di base e anche lei dice che non serve avendo fatto già alla prima gravidanza e che comunque non può prescrivermelo di andare eventualmente da un altro ginecologo. Su internet ho visto che sia il medico curante sia lo specialista possono prescriverlo. Cosa rischio adesso? Sono stressata.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, voglio sperare che i miei colleghi intendessero dire che non serve l’impegnativa per effettuare l’immunoprofilassi e che si deve andare direttamente in ospedale per effettuarla. Ad ogni modo, potrebbe darsi che non si siano aggiornati sul fatto che ora l’immunoprofilassi anti-D è raccomandata alle pazienti di emogruppo negativo anche in gravidanza, non solo dopo il parto, e in particolare in caso di manovre invasive (ad esempio l’amniocentesi) e dopo la 28° settimana di gravidanza, in modo da minimizzare il rischio di immunizzazione materna per il fattore Rh (che determina quando presente il gruppo sanguigno come positivo) che il feto potrebbe presentare. Non è indicata l’immunoprofilassi invece se il padre del nascituro è di gruppo negativo come la mamma: sarà di gruppo negativo anche il feto e quindi non ci sono rischi di immunizzarsi contro il fattore Rh per la mamma. Il mio consiglio è quello di contattare l’ospedale in cui intende partorire per farsi dare le indicazioni su come ottenere questo farmaco presso di loro: ogni centro ha le sue abitudini e in base a quelle ci si regola anche in termini di impegnative (per inciso, anche chi lavora in ospedale solitamente ha un proprio ricettario ed è in grado se vuole di compilarlo, esattamente come i medici di base e i ginecologi del consultorio) Quanto ai rischi, essendo lei a 29 settimane è ancora perfettamente in tempo per effettuare il trattamento che risulta particolarmente prezioso in occasione del parto e nel corso del terzo trimestre di gravidanza, dato che potrebbero intrufolarsi dei globuli rossi fetali nel circolo materno, innescando una risposta immunitaria contro il fattore Rh positivo (se presente, naturalmente) che a sua volta potrebbe ostacolare il buon esito delle sue potenziali future gravidanze. Spero di esserle stata di aiuto per dirimere la questione e tornare a godersi la gravidanza il più presto possibile, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti