Infezione da candida: è una vaginosi batterica?

A cura di Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 09/09/2024 Aggiornato il 09/09/2024

Candidosi e vaginosi batterica sono infezioni diverse che talvolta possono coesistere. La prima è dovuta al fungo candida, nella seconda spesso è implicato un altro agente infettivo (per esempio, gardnerella).

Una domanda di: Elisa
Sono in stato di gravidanza (settimana 16+2) da inizio gestazione sono alle prese con la candida. Ho utilizzato gynocanesten, ovuli di mecmiror complex (2 cicli) senza successo. Dopo questi tentativi ho eseguito tampone cervico-vaginale completo, ed è risultato candida albicans compatibile con vaginosi batterica. Il mio ginecologo mi ha prescritto Metrodinazolo 250 per via orale 3 volte al giorno per 7 giorni e successivamente normogin per 6 giorni. Non fidandomi del metronidazolo, il medico mi ha fatto fare solo normogin. Adesso a distanza di 2 giorni dalla fine del trattamento, noto di nuovo perdite bianche. Devo fare un tampone di controllo nei prossimi giorni. Volevo sapere se effettivamente il metronidazolo è un farmaco sicuro, se è più sicuro per via topica o se vi sono altri antibiotici usabili e sicuri. E a 16 settimane quali sono i rischi concreti. So che la vaginosi Batterica si ha nel momento in cui è presente la gardnella( assente nel mio tampone, insieme a tutti gli altri batteri) Grazie per la disponibilità. Sono un po’ in ansia.

Francesco De Seta
Francesco De Seta

Carissima,
sarebbe da capire che tipo di infezione ha. Candida e vaginosi batterica sono due infezioni diverse e talora coesistenti. Non riesco a capire se la sua è una infezione mista (entrambe) oppure no. Altra considerazione è quella della diagnosi: la vaginosi batterica non si diagnostica con tampone vaginale, ma con un esame da vetrino che si chiama gran e da un punteggio (score di Nugent) dal quale si capisce se c’è o meno questa infezione. In ultimo, riguardo al metronidazolo, sia orale che topico, non esistono controindicazioni in gravidanza, non ha effetti teratogeni. Talora, seppur senza nessun dato a supporto, se ne consiglia l’uso, a scopo precauzionale, solo dopo il primo trimestre e lei è ben oltre. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Acido folico: è pericoloso non averlo assunto fino alla 16^ settimana?

08/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'integrazione di acido folico è raccomandata nel periodo preconcezionale fino al termine del primo trimestre, tuttavia grazie alla nostra alimentazione non si rischiano gravi carenze, quindi se per qualunque ragione non è stato impiegato quando si doveva è facile che non emergano problemi.   »

Valore delle beta: le settimane come vengono conteggiate?

05/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La tabella di riferimento in cui sono riportati i valori desiderabili delle beta hCG considera le settimane di gravidanza in modo diverso dal calendario ostetrico. Più di preciso, rispetto a questo indica due settimane in meno.   »

Assenza di un rene scoperta dalla morfologica: che succederà alla nascita?

03/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

Un bimbo che nasce senza un rene, se non vi sono altre anomalie (malformazioni o patologie cromosomiche o genetiche), può contare su un'aspettativa e una qualità di vita sovrapponibili a quelle della popolazione generale.  »

Fai la tua domanda agli specialisti