Clamidia: i bambini possono essere contagiati?

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 23/04/2023 Aggiornato il 23/04/2023

Il contagio da parte della Clamidia avviene solo attraverso qualunque tipo di rapporto sessuale. L'infezione può però essere trasmessa al bambino durante il parto dalla donna che ne è colpita.

Una domanda di: Valentina
Ho letto che esiste un’infezione a trasmissione sessuale che si chiama clamidia e che può rendere sterili le donne. E che è asintomatica quindi spesso non la si cura in tempo. Quello che mi spaventa è che ho letto che si trasmette non solo con i rapporti sessuali ma anche tramite contatti indiretti e quindi ho paura che tramite questi contatti indiretti possano prenderla anche i miei figli che sono ancora bambini e che quindi non sono sessualmente attivi ovviamente (hanno 5 anni la bambina grande femmina e 3 anni il maschietto). Esempio: facciamo conto che un ragazzo vada in bagno e poi non si lavi le mani, o si tocchi i genitali e poi senza lavarsi le mani magari dà la mano ai miei figli che a loro volta si mettono le mani in bocca o a loro volta fanno la pipì senza lavarsi le mani (quindi toccandosi la zona genitale ad esempio). In questo caso possono prendere la clamidia? Lo chiedo perché ho due fratelli adolescenti (gli zii dei miei figli) che i miei figli vedono regolarmente e dubito molto che ogni volta che vanno in bagno o che si toccano i genitali poi si lavano le mani. Naturalmente non penso che abbiano malattie come la clamidia ma ovviamente non posso escluderlo… se poi considero che i miei figli spesso si grattano, si toccano, vanno a fare la pipi all’asilo senza lavarsi prima le mani paura che possano prendersi questa malattia. Grazie mille.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile signora, non so dove abbia letto che la Clamidia si trasmette per via indiretta, comunque non è vero. Al riguardo mi permetto di dire che il Web può essere un’ottima fonte di informazioni credibili, a patto di essere in grado di scegliere tra le fonti autorevoli e le fonti che invece non lo sono. La trasmissione da Clamidia avviene solo attraverso qualunque tipo di rapporto sessuale oppure l’infezione può essere trasmessa al bambino durante il parto dalla donna che ne è colpita. In questo caso il neonato può sviluppare gravi infezioni degli occhi o del polmone. Sinceramente dubito che i suoi fratelli adolescenti, per quanto indifferenti nei confronti delle più elementari norma igieniche, dopo essere andati in bagno accumulino sulle dita una carica batterica così alta da poter trasmettere un’infezione a qualcuno. Lo stesso vale per le educatrici dell’asilo e più ancora per i coetanei dei suoi figli. Tenga presente che la prevenzione nei confronti della Clamidia si basa solo sull’impiego del profilattico in caso di rapporti sessuali occasionali con partner di cui non si conosce lo stato di salute. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti