Infezione da escherichia coli: si risolverà?

A cura di Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/06/2023 Aggiornato il 12/06/2023

Le infezioni, sia urinarie sia vaginali, causate dal batterio escherichia coli possono essere dificili da debellare: per guarire occorre porre grande attenzione all'equilibrio intestinale.

Una domanda di: Serena
Scrivo perché in seguito ad un aborto spontaneo alla 7 settimana ho effettuato degli esami ed è risultato quanti segue: e.coli sia dall’urinocoltura che dal tampone vaginale. Su consiglio del medico ho assunto Augmentin + acido clavulanico e ovuli meclon accompagnati da fermenti lattici per via orale. Ho ripetuto il tampone dopo il termine della cura e ancora è risultato positivo all’e.coli, i bruciori persistono e al momento sto assumendo ovuli NORMOGIN su consiglio medico. Ho speranza che con i citati fermenti l’e.coli possa passare ? Al di là del ricercare una possibile nuova gravidanza, è proprio un fastidio fisico che non riesco a risolvere. Grazie mille.

Francesco De Seta
Francesco De Seta

Gentile signora,
le confermo che ha usato degli antibiotici rotali che dovrebbero essere attivi contro l’escherichia coli, tale microrganismo puo dare sia infezioni urinarie che vaginali (vaginite aerobia). Determina forme altamente infiammatorie, talora recidivanti e poco responsive l’antibiotico. In caso di persistenza le consiglierei di richieder un antibiogramma del tampone o dell’urinocoltura (spesso forme di germi resistenti ai normali antibiotici utilizzati) e di puntare molto sulla regolarità dell’alvo. Le ricordo che tale battere risiede nell’intestino e tutte le alterazioni dell alvo (dalla dissenteria alla stitichezza) favoriscono il passaggio dello stesso invagina o nella vescica. Esistono specifici probiotici orali che potrebbero essere assunti per lunghi periodi col fine di ottimizzare l’ambiente intestinale, senza mai tralasciare però l’apporto idrico (significa che occorre bere in modo adeguato) e una sana alimentazione. Cordialmente.

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