Integratori: ma davvero ne servono così tanti in gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 03/06/2022 Aggiornato il 03/06/2022

In realtà, se in gravidanza si segue un'alimentazione varia, ben bilanciata, ricca di tutti i principi nutritivi necessari all'armonico sviluppo del bambino e, allo stesso tempo, non vi sono carenze significative di sali minerali e/o vitamine, non è necessario assumere integratori. L'ultima parola spetta comunque al ginecologo curante.

Una domanda di: Caterina
Salve dottoressa, vorrei un suo parere. Sono alla 10a settimana di gravidanza, prendo da prima del concepimento Prefolic 15 perché ho una mutazione genetica e, adesso. dopo aver fatto le analisi ho riscontrato emoglobina bassa e la ferritina a 15, così il mio ginecologo mi ha prescritto Imunfer ma oltre a questo anche Premavit. Il calcio totale è a 9,3 quindi abbastanza alto, per quanto riguarda la vitamina D prima di rimanere incinta prendevo VitaD fast, adesso non ho ricontrollato la vitamina D. Secondo lei non sono troppi questi integratori? Il mio ginecologo ha un po’ la tendenza a dare molti farmaci, ma ho notato anche che mi causano fastidi allo stomaco. Vorrei sapere se posso fare a meno di qualcuno tra questi integratori. Grazie in anticipo.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, in effetti se sta assumendo contemporaneamente tre (o quattro se continua ad assumere anche il D-fast) integratori direi che almeno uno di questi è superfluo: presumo lei abbia anche una dieta varia e sana, giusto? Tollera anche i latticini? Sono una fonte preziosa di calcio, come di sicuro lei sa. In caso non li tollerasse, segnalo che anche le mandorle ne sono ricche (per quanto non sia opportuno eccedere dato che hanno un importante valore energetico).
Non possiamo dimenticarci che il primo pilastro della nostra salute viene proprio da cosa e quanto mangiamo!
Ad ogni modo, ritengo sufficienti Imunfer e Premavit materno nel suo caso. Inoltre, dato che il problema degli integratori, oltre che nella loro pesantezza sullo stomaco, è anche nell’impatto economico non indifferente, mi permetto di segnalare che se vogliamo correggere un anemia da carenza di ferro, è possibile anche prescrivere degli integratori con la ricetta rossa (ossia in fascia A), che di sicuro avranno un minor impatto sulle sue finanze.
Quanto al Prefolic, mi incuriosisce di quale mutazione genetica lei sia portatrice e mi azzardo ad immaginare che si tratti di quella MTHFR in omozigosi.
Se così fosse, sarebbe sufficiente integrare acido folico in dosaggio da 5 milligrammi invece che 15 mg/die.
Non si preoccupi se finora ha assunto dosaggi più elevati di questa vitamina: per fortuna il nostro organismo sa eliminare più rapidamente le sostanze inutili e quindi è davvero difficile arrivare a livelli potenzialmente nocivi per la sua salute o quella del nascituro.
Spero di averle risposto, cordialmente.

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