Integratori nel periodo pre-concezionale: servono o è meglio di no?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 08/07/2022 Aggiornato il 08/07/2022

C'è solo un integratore di cui è stata dimostrata l'utilità per tutte le donne nel periodo della ricerca della gravidanza (e anche dopo): è l'acido folico. Per il resto, quando è possibile sarebbe meglio che fosse la dieta a fornire i principi attivi che garantiscono una condizione di salute ottimale.

Una domanda di: Laura
Buongiorno, chiedo gentilmente se questo integratore che sto assumendo può avere effetti dannosi assunto nel periodo del preconcepimento alla ricerca
di una gravidanza. Contiene:
Lisina
Arginina
Carnitina
Acido ialuronico
Collagene
Acerola
Vitamina e
Mirtillo
Magnesio potassio
Gli integratori in generale sono sicuri o meglio evitare in questo delicato periodo? Sono come i farmaci? Ringrazio.
Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile Laura,
gli integratori alimentari sono utili solo nei casi in cui l’alimentazione non consente di fornire all’organismo la quantità necessaria di vitamine o di nutrienti.
Se possibile, il modo migliore per assumere questi ultimi è una dieta varia ed equilibrata.
Non ci sono motivi per ritenere che questo integratore assunto prima del concepimento possa aumentare i rischi in caso di una futura gravidanza. Occorre, però, considerare che spesso i dati sulla sicurezza d’uso di integratori durante gravidanza sono limitati: dipende dal tipo di prodotto e non è possibile fare un discorso generale. La valutazione sull’uso deve essere fatta con il medico curante.
Mi permetto infine di raccomandarle (se già non lo stesse facendo) l’assunzione di acido folico alla dose di 400 microgrammi al giorno, per tutto il periodo della ricerca della praidanza e almeno fino al termine del primo trimestre.
Questo è uno dei pochi casi in cui un integratore è necessario, prima e durante la gravidanza: serve infatti per la prevenzione della spina bifida del feto.
La sola alimentazione non è infatti sufficiente per garantire una quantità di vitamina sufficiente per lo sviluppo dell’embrione e per ridurre quindi i rischi di difetti del tubo neurale, ed è pertanto necessario aumentare la quantità a disposizione dell’organismo, “facendo scorte” già prima del concepimento.
Cordiali saluti.

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