Domenica scorsa io e il mio compagno abbiamo
scoperto di aspettare un bambino. Mi reco lunedì per le prime beta con
risultato 21,43. Già lì il mio ginecologo mi dice troppo basse non andrai
da nessuna parte. Il martedì stavo a lavoro prima macchie marroni poi
perdite simili ciclo mestruali in pronto soccorso ripetono le beta (23,7), mi
dicono troppo basse, non vediamo nulla stai espellando sicuramente una
gravidanza biochimica. Torno a casa con riposo assoluto e progesterone che
mi ferma tutto e ora sono solo perdite scure. Ripeto le beta mercoledì con
risultato 30,9 richiamo il mio dottore e dice di non illudermi perché se smetto la cura inizia il sanguinamento.
Io sono sconfortata, ho il ciclo sempre irregolare vorrei pensare di avere concepito tardi ed è per questo che ho questi valori. Ma non voglio pensare che ero in aborto il bambino è uscito e il progesterone mi ha bloccato il sangue. Secondo voi, visto che in una settimana è
arrivata a 30.9 posso ancora sperare o è inutile illudermi come dicono tutti? Vi prego
rispondetemi.
Bruno Mozzanega
Mancano dati per rispondere: la data dell’ultima mestruazione, innanzitutto.
Oggi ci sono test precocissimi. Se si usano quelli (positivi ancor prima che si osservi la mancata mestruazione) è ovvio che i primi dosaggi immediatamente successivi siano bassi e in ecografia non si veda ancora nulla. Poi non sappiamo se lei riconosca i giorni fertili e possa indicare la data reale del concepimento.
Detto questo, è difficile pronunciarsi.
Se poi le beta hCG si mantenessero basse e non si riducessero, ma non si vedesse gravidanza in utero, bisognerebbe escludere che fosse dislocata fuori dall’utero.
Non credo che continuerei l’assunzione del progesterone in assenza di documentata gravidanza intrauterina. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.