Intestino problematico: è possibile affrontare una gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/12/2020 Aggiornato il 11/12/2020

Anche se l'intestino non funziona correttamente, una volta ottenuto il parere favorevole del gastroenterologo si può pensare a una gravidanza. Con le dovute precauzioni del caso, ovviamente.

Una domanda di: Lidia
Dottoressa sono sempre io da Ischia mi sono dimenticata di
dire a cause dei cesarei e delle aderenze che mi danno fastidio – cieco stirato in pelvi verificato con risonanza magnetica, in più rettocele 3 centimetri – ho difficoltà ad andare in bagno regolarmente. Posso lo stesso affrntare una gravidanza? Il mio gastroenterologo ha detto sì, ma io ho sempre dubbi e la paura di un blocco intestinale, dopo un eventuale prossimo cesareo. Forse mi pongo troppe paranoie, ma abitare in un’isola non dà sicurezza. Aggiungo un’altra domanda: urinocoltura e tamponi vaginali e cervicali ogni quando vanno fatti in gravidanza? Grazie, mi scusi ancora
del disturbo.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, capisco le sue paure e mi auguro di esserle di aiuto per affrontarle e procedere più speditamente nel perseguimento dei suoi obiettivi.
Siccome mi ha posto due quesiti, inizio da: urinocoltura e tamponi vaginali e cervicali ogni quando vanno fatti?
La risposta è: dipende dal protocollo dell’ospedale in cui verrà seguita nella prossima gravidanza.
A titolo di esempio le posso dire che nel suo caso specifico (pregressa PPROM) avrebbe senso effettuarli a 20 e 28 settimane di gestazione anche in assenza di sintomi suggestivi d’infezione. Inoltre, dalla 16° settimana, sarebbe indicata una valutazione mensile della lunghezza del collo uterino mediante ecografia transvaginale (interna) e in base al reperto ecografico si deciderebbe se somministrare o meno una terapia con progesterone in ovuli vaginali, in modo da mantenere l’utero rilasciato e prevenire l’insorgenza di attività contrattile uterina.
Rispetto alla problematica delle aderenze, mi rendo conto che siano particolarmente estese e invalidanti. Non escludo anche l’eventualità che in una gravidanza l’aria in addome possa darle fastidio o dolore vero e proprio. Più del blocco intestinale dopo il parto (quando sarà ricoverata e monitorata quotidianamente), sarebbe importante non sottovalutare la funzionalità del suo intestino durante la gravidanza, così da intervenire per tempo in caso di necessità.
Sarebbe importante a mio avviso che lei approfondisse delle tecniche di rilassamento o di auto-massaggio (per esempio lo Shiatsu o lo Yoga) che le diano degli strumenti per ottimizzare il transito del suo intestino nonostante tutte queste aderenze e limitare al minimo l’assunzione di farmaci antidolorifici o anti-spastici.
Infine, è possibile che un’ulteriore gravidanza la metta nelle condizioni di doversi operare un domani di rettocele…so che non è mai bello operarsi ma chissà che questo le consenta in seguito un ritmo più regolare nell’evacuazione?
In conclusione, sono dell’avviso che lei possa fidarsi del consiglio del gastroenterologo, tenendo presente che dovrà prendersi buona cura del suo intestino, se andrà incontro ad una nuova gravidanza.
Spero di esserle stata di aiuto, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 17 mesi che vuole mangiare solo pane e frutta

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

A un bambino che si rifiuta di mangiare la maggior parte dei cibi che gli vengono proposti non deve essere data come alternativa nutrirsi con snack di vario tipo. Bisogna invece rimanere fermi nella decisione di continuare a proporgli solo quanto è giusto assuma per crescere bene.   »

Bimba di due anni che da quando va al nido si ammala spesso (e prima mai)

04/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Ripetute infezioni virali sono lo scotto che i bambini devono pagare quando iniziano a frequentare il nido o la scuola materna. Ma queste malattie non devono preoccupare, ma essere giudicate, oltre che accadimenti normali, anche un allenamento utile allo sviluppo di difese immunitarie efficienti.   »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Fai la tua domanda agli specialisti