Ipercheratosi emersa dal pap test: può impedire la gravidanza?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 19/06/2023 Aggiornato il 19/06/2023

L'ipercheratosi non può in alcun modo ostacolare il concepimento e, successivamente, la gravidanza.

Una domanda di: Martina
Salve dottore, ma l’ipercheratosi potrebbe compromettere un’eventuale futura gravidanza? Cordiali saluti.

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Martina, l’ipercheratosi è un modesto indicatore di reattività cellulare che non deve dare alcuna preoccupazione. Si tratta dell’aumento di spessore dello strato superficiale delle cellule del collo dell’utero che non può influenzare in alcun modo la possibilità di concepire e di portare a termine la gravidanza. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti