Iperinsulinemia, sovrappeso e sindrome dell’ovaio policistico: come uscirne?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 07/11/2022 Aggiornato il 09/11/2022

L'iperinsulinemia è una condizione che rende realmente difficile perdere i chili di troppo, che a loro volta influiscono sul benessere delle ovaie, ma uscire dal circolo vizioso in cui imprigiona si può. E non c'è regalo più bello da fare a se stesse.

Una domanda di: Jessica
Salve, ho 24 anni, soffro di ovaio policistico, mi è stata diagnosticata un iperinsulimia, prendo una pasticca dopo ogni pasto. Sto provando a restare incinta ma non riesco. Sono anche scesa di chili ma è difficile, ogni dottore sa solo giudicarmi io ho bisogno di un aiuto.

Gianni Bona
Gianni Bona

Gentile Jessica, in primo luogo voglio dirle che mi dispiace davvero che alcuni colleghi la facciano sentire giudicata anziché aiutata. È ovvio che il compito di noi medici è quello di curare non di criticare e questo vale, se possibile, ancora di più quando ci troviamo di fronte a una condizione patologica quale è l’iperinsulinemia. L’aumento dell’insulina nel sangue non è un problema da poco in quanto, oltre a rappresentare un segnale d’allarme nei confronti del diabete di tipo 2, innesca nell’organismo risposte che non fanno che peggiorare la situazione: tende a trasformare lo zucchero introdotto in depositi di grasso, incrementando il sovrappeso, e allo stesso tempo stimola l’appetito, rendendo complicato affrontare un’alimentazione poco calorica. Quindi è molto vero quello che lei dice, ovvero che le sia difficile dimagrire, non potrebbe essere altrimenti, è la sua condizione che porta con sé questo guaio. Si tratta allora di spezzare il subdolo circolo vizioso che la imprigiona, per riportare il livello di insulina entro i limiti desiderabili. Quello che posso dirle con sicurezza è che non c’è regalo più bello che possa fare a se stessa e che quando avrà raggiunto l’obiettivo ne sarà così contenta da dimenticare questi momenti critici. Il mio consiglio è di seguire per 4 settimane di seguito una dieta prevalentemente proteica, eliminando drasticamente lo zucchero bianco e gli alimenti che lo contengono, il pane e gli altri farinacei, i formaggi e la frutta. Le proteine che le suggerisco di assumere sono quelle di carne, pesce, uova, alimenti proteici vegetariani (per esempio, la pasta ai legumi o proteica), ricotta, yogurt. Questi cibi vanno sono sempre da accompagnare con abbondanti porzioni di verdura cotta al vapore, da condire con un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e insaporire con triti di erbette aromatiche. Al mattino assuma solo lo yogurt bianco. Per contrastare eventuali attacchi di fame mangi qualche piccola manciata di frutta secca (mandorle, noci, nocciole). La cosa buona è che una simile dieta gradualmente attenua fino a farlo sparire il desiderio di mangiare dolciumi. Allo stesso tempo, cerchi di fare movimento: non parlo di attività stressanti, ma di semplici camminate (ogni volta che può raggiunga a piedi le sue destinazioni e non prenda l’ascensore). Sono certo che ce la farà, mi tenga aggiornato. Cari saluti.

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