Iperplasia nodulare focale e gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 21/08/2019 Aggiornato il 21/08/2019

Ci sono malattie benigne del fegato che non rendono inopportuna la ricerca di una gravidanza: l'iperplasia nodulare focale è una di queste.

Una domanda di: Jessica
Buongiorno Dott.ssa Valmori,
volevo chiederle un’altra consulenza riguardo due aspetti:
nell 2014 mi è stata diagnosticata l’iperplasia nodulare focale epatica con 8 lesioni benigne (FNH).
Ogni anno controllo con la RMN con mezzo di contrasto l’andamento delle lesioni per vedere se rimangono stabili nel tempo. Per fortuna non hanno
subito variazioni sensibili e la situazione è rimasta invariata negli ultimi 5 anni.
Quello che volevo chiederle è se una patologia del genere può dare fastidio ad una possibile gravidanza, oppure se non ci sono
controindicazioni e rischi imputabili a questa condizione per intraprendere una gravidanza?
In un post precedente, avendomi consigliato di assumere acido folico 400 microgrammi per tutto il periodo della ricerca del concepimento e per il primo trimestre di gravidanza, volevo chiederle se potevo assumere la stessa dose da lei indicata nonostante abbia iniziato da poco un ciclo di ferro con Ferachel forte (bassi livelli di ferritina) avendo all’interno già acido
folico. I 400 microgrammi vanno bene lo stesso oppure devo prenderne meno perché già presente nell’integratore?
Le allego la composizione dell’integratore dove viene riportata anche la parte riferibile all’acido folico.
La ringrazio ancora per la sua disponibilità e professionalità.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Gentile signora, da quanto emerge in letteratura a proposito di iperplasia nodulare focale si può concludere che:
è una patologia molto comune e di natura benigna che interessa il fegato; colpisce soprattutto le donne in età fertile (tra i 20 e i 60 anni); è asintomatica nel 70-90% dei casi e solitamente si scopre incidentalmente effettuando indagini con esami strumentali per altre indicazioni; la sua associazione con gli ormoni estrogeni è controversa e certamente meno evidente di quella che si riscontra per gli adenomi epatici; solitamente non si associa a complicanze quali il sanguinamento e non ha tendenza alla trasformazione maligna (ossia in epatocarcinoma); è raccomandato un monitoraggio strumentale nei pazienti in cui viene diagnosticata, con cadenza variabile tra i 6 mesi e i 2 anni a seconda del decorso della patologia. Eccezionalmente, noduli di grandi dimensioni associati a sintomi e/o compressione di strutture limitrofe possono essere sottoposti a correzione chirurgica. Detto questo, direi che la gravidanza può essere ricercata senza ostacoli di natura medica.
Credo sarà opportuno monitorare gli indici di funzionalità epatica nel corso della gravidanza, di modo da cogliere per tempo eventuali segni di sofferenza o sovraccarico a carico del fegato (organo che viene molto sollecitato dai cambiamenti ormonali e metabolici tanto che anche in donne sane si possono avere segni di affaticamento epatico, soprattutto nel terzo trimestre, infatti una patologia piuttosto comune è proprio la colestasi gravidica).
Inoltre, immagino che nel corso della gravidanza le sarà proposto di esaminare nuovamente il fegato per verificare l’eventuale incremento nelle dimensioni delle 8 lesioni già note.
Quanto all’acido folico, per non esagerare nel dosaggio assumendone 600 microgrammi al giorno complessivi, direi di procedere nel seguente modo.
Se lei è abituata a consumare con regolarità verdura a foglia verde cruda, è sufficiente che lei prenda l’integratore Ferachel forte quotidianamente.
Altrimenti, direi di assumere in aggiunta a Ferachel forte l’acido folico da 400 microgrammi, assumendolo però a giorni alterni (non è facile dimezzare le compresse).
Spero di averla aiutata, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti