Irregolarità del ciclo dopo un aborto indotto

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/10/2024 Aggiornato il 13/10/2024

Quando le irregolarità mestruale successive a un aborto si prolungano per mesi può essere necessario effettuare alcune indagini di approfondimento, tra cui, per esempio, le analisi del sangue per valutare la funzionalità delle ovaie e della tiroide.

Una domanda di: Arianna
Buongiorno dottore, il 2.07 mi hanno indotto un aborto per assenza di BCE (vitalità dell’embrione) ho avuto perdite e una emorragia molto forte per circa 10 giorni, dopo di che il 5 agosto ho avuto delle perdite, non classificabili come ciclo, che poi si sono ripresentate dopo circa 15 giorni (quando avrei dovuto ovulare) poi, il 3 settembre dopo qualche giorno di spotting (di solito non ho mai avuto spotting in vita mia) è arrivato il ciclo come si deve, ho anche ovulato ma l’ovulazione era striata di sangue, dopo 7 giorni dall’ovulazione circa di nuovo spotting, ieri mi è arrivato il ciclo, oggi è già finito sangue molto scuro… quasi nero.. sto iniziando a preoccuparmi.

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Cara signora,
quanto da lei riferito rientra nelle possibili evoluzioni di una procedura farmacologica per espletamento di svuotamento della cavità dell’utero per aborto interno. In questi casi di solito l’ecografia pelvica transvaginale è in grado di definire la situazione dal punto di vista funzionale ovarico e dal punto di vista endometriale che passati tre mesi dovrebbe essere normalizzata. Contatti quindi su specialista di fiducia per effettuare tali procedure e verificare che non siano presenti altre motivazioni per l’irregolarità del ciclo. In questo caso potrebbe essere utile effettuare anche dei test ematochimici di funzionalità ovarica e tiroidea e verificare con il pap-test e con un tampone vaginale che non ci siano delle anomalie cellulari sulla cervice uterina o delle infezioni. Qualora siano anche presenti anomalie strutturali dell’utero (polipo o fibromi) potrebbe essere suggerito dal suo ginecologo di fiducia un eventuale approfondimento di secondo livello con un’isteroscopia. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti