Irregolarità mestruale: può essere lo stress?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 27/12/2021 Aggiornato il 05/10/2022

Se è vero che la tensione emotiva prolungata può influire sulla regolarità del ciclo mestruale, lo è altrettanto che un'amenorrea (mancanza di mestruazioni) che si protrare per un tempo insolitamente lungo rende opportuno un controllo dal ginecologo.

Una domanda di: Giulia
Buongiono dottore, le volevo porre una domanda, premetto che il mio ciclo non è regolarissimo quindi varia molto dalle condizioni in cui sto fisicamente, purtroppo faccio un lavoro molto stressate specialmente sotto le feste natalizie e il mio corpo ne sta accusando tantissimo, ho sintomi mestruali in più ho avuto qualche perdite nel corso della giornata di ieri, ho avuto un rapporto assolutamente protetto con profilattico e al momento della eiaculazione ha fatto tutto fuori, si è controllato che il profilattico non fosse rotto e così è stato, non era rotto quindi non c’era nessun modo di preoccuparsi. Questo mese secondo l’applicazione ho ovulato tardi: mi sarebbero dovute arrivare il 17 dicembre ma ad ora non ho ancora nulla, ho fatto 3 test di gravidanza con risultato negativo alle prime urine del mattino. Dice che è stress? E anche che più ci penso e più mi fascio la testa più rischio di stare male? Grazie mille e buona giornata.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, non mi riferisce la sua età mentre questo è un dato di estrema importanza in relazione al ciclo mestruale (e sue eventuali irregolarità). Non mi riferisce neppure se ha problemi di sovrappeso o di ovaio policistico. Posto questo, è vero, lo stress può influire sulla regolarità del ciclo, anche se dai 40 anni in avanti è possibile che inizino delle modificazioni dell’assetto ormonale che possono ripercuotersi sull’arrivo (o mancato arrivo) delle mestruazioni. In base a quanto descrive ritengo possa essere opportuno che lei si sottoponesse a un controllo ginecologico (visita ed ecografia) per avere modo di inquadrare la situazione con cognizione di causa e, di conseguenza, impostare eventualmente una cura. Tenga presente che si tratta più che altro di uno scrupolo perché nel suo caso l’irregolarità mestruale non costituisce un cambiamento rispetto a prima ma è, per così dire, la sua “normalità”. Mi tenga informato, se lo desidera. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti