Lattantina con una congiuntivite che non passa: che fare?

Professor Luca Rossetti A cura di Luca Rossetti - Dottore specialista in Optometria Pubblicato il 10/03/2022 Aggiornato il 18/02/2025

Nei piccolissimi, la lacrimazione a volte anche associata a secrezioni muco-purulente è una condizione frequente, che richiede particolari accorgimenti.

Una domanda di: Elena
Caro dottore da oltre un mese la mia bambina che ora ha un mese e mezzo, ha una congiuntivite curata con pulizia a base di soluzione salina, ma la situazione non cambia. Come si fa a capire se è batterica o virale per passare ad altro medicamento? Grazie mille.

Luca Rossetti
Luca Rossetti

Gentile signora, la presenza di lacrimazione, a volte con secrezione muco-purulenta più o meno intensa è una condizione frequente nel lattante; si tratta di un fenomeno ai confini del para-fisiologico, dovuto alla non ancora completa pervietà delle vie di deflusso lacrimale, che in genere viene raggiunta all’età di un anno circa. Pertanto, durante questo periodo si possono presentare, oltre che secrezione e lacrimazione, anche lievi congiuntiviti, generalmente causate da crescita, favorita dal ristagno, di batteri saprofiti (quelli “buoni”che comunemente convivono con il nostro corpo); tali congiuntiviti non sono da considerarsi pericolose. Tuttavia le suddette condizioni necessitano ovviamente di un adeguato trattamento, che schematizzo di seguito. Quotidiana detersione della parte interessata, quattro volte al giorno, utilizzando apposite salviettine imbevute di sostanza detergente-disinfettante, comunemente reperibili in farmacia. Dopo la detersione, effettuare un massaggio in corrispondenza delle vie di deflusso lacrimale, facendo un movimento con le dita di moderata pressione con movimento ad andamento centrifugo andando dal canto interno dell’occhio verso la periferiatra naso e contorno dell’orbita; tale manovra deve essere condotta effettuando bilateralmente una decina di passaggi e va ripetuta 4 volte al giorno. Lavaggio congiuntivale con soluzione fisiologica quattro volte al giorno. Solo in caso di congiuntivite acuta, caratterizzata da intensa secrezione e iperemia congiuntivale (occhio arrossato), ricorrere all’uso di collirio antibiotico; in tale caso conviene però sentire prima il parere del medico specialista o del pediatra. Nei casi particolarmente gravi o resistenti, sempre a parere del medico, può essere utile un tampone congiuntivale alla ricerca di agenti causali (batteri, etc.). Generalmente il comportamento sopra descritto va proseguito per tutto il tempo necessario, fino all’approssimarsi del compimento del primo anno di età, tenuto conto che in genere prima di questa età la situazione va incontro ad una risoluzione spontanea; se però ciò non avvenisse, giusto attorno all’anno di età, andrebbe effettuata una manovra chirurgica di sondaggio delle vie lacrimali in anestesia generale. Con cordialità.

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