L’ecografo ha rilevato l’embrione, ma il valore delle beta preoccupa

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 17/03/2025 Aggiornato il 17/03/2025

Dal momento in cui l'andamento della gravidanza può essere controllato con l'ecografia, non vi è più alcuna necessità di effettuare il dosaggio delle beta, né di prendere in considerazione il valore che ne emerge.

Una domanda di: Silvia
Salve, sono incinta da 7 settimane+3giorni, ultima mestruazione il 18 gennaio. La settimana scorsa ho fatto ecografia transvaginale, nella norma, abbiamo sentito anche il battito dell'embrione. Unica perplessità del ginecologo è l'esame della beta hcg con valori superiori alla media: il 27 febbraio era 65.000, il 5 marzo 160.000, 8 marzo 270.000,
10 marzo 310.000. Ho tante paure e non so cosa pensare. Quali sono i rischi?


Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Silvia,
non capisco la necessità di questi dosaggi ora che la gravidanza è sicuramente evolutiva e può essere monitorata per via ecografica.
Il ricorso a questi dosaggi genera sempre ansia e preoccupazioni fuori luogo e quindi io direi di non prenderli in considerazione, senza che questo metta in dubbio la competenza e l’attenzione con cui il suo ginecologo la sta seguendo. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti