L’embrione non si vede: può essere un “uovo chiaro”

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/09/2020 Aggiornato il 05/10/2020

Se dalla sesta settimana in avanti l'embrione non viene visualizzato dall'ecografia, si deve ipotizzare che la gravidanza non sia in evoluzione.

Una domanda di: Larina
Le scrivo in quanto sono molto in ansia. Ultimo ciclo 11 luglio, unico rapporto rapporto sessuale il 25 luglio. Test di gravidanza positivo il 14 agosto. Preciso che il mio ciclo è abbastanza irregolare: le ultime tre mestruazioni si sono manifestate con un intervallo di 34; 30; 29 giorni. Prima ecografia il 25 agosto, durante la quale è stata rilevata solo la presenza della camera gestazionale con “lievi echi” al suo interno.
Seconda ecografia l’1 settembre, sono stati visualizzati la camera gestazionale e il sacco vitellino. È possibile che non si veda ancora l’embrione oppure bisogna pensare ad un
uovo chiaro?
Grazie mille.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in effetti il dato ecografico che lei mi riporta non combacia né con la data dell’ultima mestruazione (ma se ha cicli irregolari e piuttosto lunghi non è così strano) né tantomeno con la data dell’unico rapporto del 25 di luglio. Anche immaginando che il concepimento sia avvenuto a distanza di una settimana dal suo ultimo rapporto, questo avrebbe voluto dire che all’ecografia del primo di settembre il suo embrione sarebbe stato di 6 settimane e quindi lungo tra i 5 e gli 8 millimetri.
Temo che si possa trattare di un uovo chiaro come lei scrive ma immagino lei abbia fissato un ulteriore controllo ecografico a distanza (verso l’8 settembre, dico bene?) in modo da essere sicuri dell’evoluzione di questa gravidanza un po’ “criptica”.
Chissà che non ci riservi delle piacevoli sorprese il prossimo controllo: non sarebbe la prima volta!
Qualora invece nel mentre le dovessero arrivare delle perdite di sangue, potremmo dover constatare che in effetti questa gravidanza non sta procedendo come sperato.
Oltre al controllo ecografico, è in teoria possibile sapere se le cose stiano procedendo per il verso giusto o meno attraverso il dosaggio su sangue della beta-hCG (l’ormone della gravidanza) in duplice prelievo a distanza di almeno 48 ore. In caso le beta-hCG fossero in spiccato aumento al secondo prelievo, significherebbe che la gravidanza sta procedendo correttamente, viceversa se si mantenessero stabili o addirittura fossero in declino, avremmo una ulteriore conferma che la gravidanza purtroppo non è più in evoluzione.
Resto a disposizione se desidera, abbia fiducia che il suo sogno di diventare mamma si realizzerà: glielo auguro di cuore!

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