Lenticchie cotte per 30 minuti: ci sono rischi?

Dottoressa Chiara Boscaro A cura di Chiara Boscaro - Dottoressa specialista in Nutrizione Pubblicato il 25/07/2025 Aggiornato il 25/07/2025

Far bollire i legumi per mezz'ora è sufficiente per distruggere ogni eventuale contaminazione e questo vale anche se risultano un po' duri alla masticazione.

Una domanda di: Valentina
Buongiorno,
sono alla 39^ settimana di gravidanza e cerco di stare sempre attenta all'alimentazione. Ieri per pranzo ho cucinato lenticchie per 30 minuti circa, ma mangiandole erano rimaste un po' durine, al dente. Volevo solo sapere se i batteri sono comunque diventati inattivi, essendo state cucinate per mezz'ora. Grazie cordiali saluti.

Chiara Boscaro
Chiara Boscaro

Gentile Signora,
se le lenticchie sono state cotte per circa 30 minuti, è molto probabile che i batteri potenzialmente presenti siano stati inattivati con la cottura, anche se sono rimaste leggermente "al dente". I legumi secchi, come le lenticchie, non sono tipicamente veicolo di batteri pericolosi per la gravidanza (come Salmonella o Listeria) quando vengono cotti correttamente, perché la temperatura di cottura supera facilmente i 100°c, sufficiente per uccidere la maggior parte dei patogeni. La cottura di 30 minuti (in acqua bollente) è generalmente più che sufficiente per garantire la sicurezza alimentare, anche se le lenticchie non sono morbidissime. Attenzione in ogni caso a non consumare i legumi appena ammollati (senza cottura): in quel caso il rischio microbiologico è più alto. Dopo la cottura è importante conservare bene i legumi perché, se non refrigerati in modo corretto (cioè se non sono messi in frigorifero), possono sviluppare una carica batterica. Ricordo che è ideale consumare i legumi almeno 2-3 volte alla settimana in un regime alimentare bilanciato. Cordiali saluti.


Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti