Buon pomeriggio,
sono alla 35 settimana di gravidanza, sempre ultra attenta per toxoplasmosi e citolomegavirus… Ho sempre indossato la mascherina, evitato contatti con
bambini, lavato accuratamente con bicarbonato frutta e verdura, anche nel caso di successiva cottura, consumato carni e pesce ben cotti, evitato
prodotti non pastorizzati. Due giorni fa, tuttavia, ho commesso un errore con estrema leggerezza: ho
utilizzato del prosciutto cotto in frigorifero da 5 giorni per fare un toast nella piastra.
Il giorno dopo ho avuto un solo episodio di diarrea e un po’ lo stomaco scombussolato ma null’ altro.
Vi è il concreto rischio di aver contratto la listeria?
È necessario fare delle analisi?
Grazie.

Fabrizio Pregliasco
Gentile signora, i salumi scaduti in effetti potrebbero essere portatori del batterio Listeria, tuttavia lei ha cotto alla piastra il prosciutto e la
cottura a temperature superiori ai 65 gradi è sufficiente per sconfiggere il batterio. Posto questo, l’unico modo per escludere con sicurezza di essere
stati infettati è però rappresentato non già da semplici ipotesi, ma dall’esame del sangue per la ricerca del batterio Listeria monocytogenes. Nella pratica
clinica però, per agire tempestivamente in seguito a un comportamento a rischio il medico può decidere non di attendere gli esiti delle analisi ma di
prescrivere subito un antibiotico, per esempio penicillina, ampicillina, amoxicillina, per bloccare immediatamente l’infezione, se mai il contagio
fosse avvenuto. Di più non posso dirle, i sintomi che ha manifestato nelle 24 ore successive all’ingestione del salume scaduto non ci permettono di
escludere con certezza la possibilità di un contagio ma allo stesso tempo non posso essere io da remoto a indicarle il da farsi.
Noi diamo solo pareri a titolo informativo ma non possiamo certo sostituirci ai curanti. Aggiungo solo che, contrariamente a quello che lei pensa, il
bicarbonato non ha alcun potere disinfettante, non uccide eventuali agenti infettivi, come il toxoplasma, presenti in frutta e verdura sporche quindi non assicura la detersione accurata consigliata alle donne incinte non immuni alla toxoplasmosi. Per disinfettare correttamente, ovvero in modo efficace e sicuro, i vegetali che si
consumano crudi occorre usare le speciali soluzioni disinfettanti destinate anche a un uso alimentare (per esempio, Amuchina). Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.