Lo strano caso dell’immunoprofilassi prescritta solo dopo il parto

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/02/2022 Aggiornato il 18/02/2022

Le linee guida parlano chiaro: le future mamme Rh negativo vanno sottoposte a immunoprofilassi già durante la gravidanza.

Una domanda di: Eleonora
Sono alla 28 settimana di gravidanza, fin dai primi accertamenti sono

risultata con un gruppo sanguigno A rh negativo invece mio marito è 0 rh

positivo. La ginecologa che mi segue mi ha sempre detto che essendo

negativa avrei dovuto fare la profilassi delle immunoglobuline anti-d. Ora

trovandomi alla 28 settimana e sapendo che la profilassi viene fatta anche

adesso le ho ricordato questa cosa e lei mi ha risposto che lei consiglia

sempre di fare la profilassi subito dopo il parto e non prima. Io mi

chiedevo se va bene lo stesso o ci possono essere dei problemi per il

bambino.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno signora, mi pare strano che la sua curante le abbia dato questa informazione sulla mancata necessità di eseguire l’immunoprofilassi in gravidanza, limitando l’esecuzione di questo trattamento soltanto dopo il parto.
Le linee guida dell’Istituto superiore di sanità sulla gestione della gravidanza fisiologica parlano chiaro e prevedono l’immunoprofilassi prenatale di routine per le gravide Rh(D) negative, da effettuarsi in dose unica da 1.500 UI (300 µg) di immunoglobuline a 28 settimane circa di gestazione, o in due dosi da 500 UI (100 µg) ognuna a 28 e 34 settimane di gestazione.
Ad ogni modo, l’indicazione all’esecuzione di immunoprofilassi alla 28° settimana è applicabile con una certa elasticità dal punto di vista organizzativo per cui ci possiamo accontentare che venga effettuata a partire da quella settimana ed entro il mese successivo, purché venga eseguita!
Le anticipo che poi l’immunoprofilassi andrà eseguita dopo il parto solo se il neonato risulterà anch’esso di gruppo Rh positivo come il papà.
Il gruppo negativo è recessivo rispetto al positivo, ma non è escluso che il marito abbia “nascosto” il gruppo negativo dal punto di vista genetico e, incontrandosi con lei, voi possiate avere figli di gruppo negativo (lei per essere negativa ha solo quel tipo di informazione genetica ossia -/-, mentre chi è positivo può esserlo o con variante omozigote ossia +/+ o con variante eterozigote ossia +/-)
Chissà se sono riuscita a spiegarmi! Lo spero. Resto a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

VCP diminuito in 36ma settimana: c’è da preoccuparsi?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In linea generale è normale che la misura dei ventricoli cerebrali del feto diminuisca con il progredire della gravidanza: si tratta proprio di una condizione fisiologica che non desta preoccupazione.   »

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti