Magnesio in gravidanza: può fare male al feto assumerlo come integratore?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/10/2023 Aggiornato il 17/01/2025

Assumere alte dosi di magnesio attraverso l'impiego di integratori o farmaci potrebbe provocare diarrea accompagnata da nausea e/o dolori addominali crampiformi. In questa eventualità, va valutata con il proprio ginecologo l'opportunità di continuare a introdurlo, tenendo conto del rapporto rischio-beneficio. Come sempre gli specialisti fanno.

Una domanda di: Claudia
Buongiorno dottoressa! Sono nel secondo trimestre e la mia ginecologa mi ha prescritto Mag 2 pidolato da assumere 1 la mattina e 1 la sera per 15 giorni per rilassare un po’ l’utero e poi se mi trovo bene dice che posso continuare con una bustina al giorno per tutta la gravidanza. È sicuro assumerlo? Perché leggevo che va preso solo se strettamente necessario. Può far male al feto? La ringrazio molto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in effetti le schede illustrative dei medicinali sono sempre motivo di preoccupazione e non fa eccezione quella del Mag 2 che recita: “Sono disponibili dati limitati sull’uso di MAG2 in donne in gravidanza. Tuttavia, non è possibile trarre conclusioni sul fatto che l’uso di MAG2 sia sicuro durante la gravidanza.

MAG2 può essere usato durante la gravidanza solo se i potenziali benefici per la madre superano i potenziali rischi, compresi quelli per il feto”.

Andando a documentarmi ho verificato che una compressa di MAG2 contiene 184 milligrammi di ione magnesio. Se si considera che i valori di assunzione quotidiana di magnesio raccomandati per una donna in gravidanza sono compresi tra 350 e 360 milligrammi/die, direi che la prescrizione di 2 bustine al giorno per 15 giorni è accettabile e che poi ha senso mantenere una compressa al giorno per non rischiare eccessi di questa sostanza (anche attraverso la dieta possiamo farne provvista).

Rispetto al rischio di eccesso di magnesio, si può affermare che non c’è pericolo di assumerlo in eccesso se viene introdotto attraverso il cibo, se la persona è in salute perché i reni in questo caso riescono a provvedere in modo adeguato alla sua eliminazione.

Vero anche però che alte dosi di magnesio date dall’impiego di integratori o farmaci potrebbero dare luogo a diarrea accompagnata da nausea e/o dolori addominali crampiformi. Il mio consiglio non può dunque che essere quello di seguire la prescrizione della sua Curante tenendo d’occhio l’eventuale insorgenza dei sintomi che le ho sopra riportato.

Quanto al feto, un particolare interessante è questo: nel corso della gravidanza le concentrazioni materne di magnesio tendono a ridursi ma il trasporto attivo placentare del magnesio nel comparto fetale permette di mantenere ugualmente concentrazioni adeguate per lo sviluppo fetale.

Come sempre la Natura fa meraviglie a nostra insaputa! Spero di averle risposto, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti