Megavescica del feto: quale iter occorre intraprendere?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 23/04/2021 Aggiornato il 23/04/2021

A fronte di un'anomalia delfeto che può aprire la strada a varie conseguenze, è importantissimo affidarsi a un Centro per la diagnosi prenatale che costituisca un'eccellenza nell'ambito, allo scopo di essere seguiti nel migliore dei modi.

Una domanda di: Vanille
Mia figlia 26enne alla 11ma settimana e 5 giorni della sua prima
gravidanza durante eco di controllo ha avuto esito di megavescica per il
piccolo (probabilmente un maschietto ci è stato detto) con misure del feto 54,3 mm e
vescica longitudinale di12,5 mm (vedi eco in allegato). Martedì deve fare
villocentesi per scongiurare problemi sul cariotipo. Mi sono informata sui
possibili eventuali interventi da effettuare in prenatale e mi sto
informando su quali centri siano all’avanguardia in Italia per cui vi chiedo
conferma: Mangiagalli Milano – Gaslini Genova – Bambino Gesù Roma. Ve ne
sono altri?
Chiedo poi in base alle statistiche, vi sono e quanti casi, in cui la
megavescica di questa entità possa risolversi in autonomia? Consigliate una
dieta particolare che possa favorire lo svotamento/ stimolo della vescica
del piccolino?
Grazie davvero tanto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, mi perdoni se l’ho fatta attendere tanto per la risposta…immagino nel frattempo sia stata effettuata la villocentesi e mi auguro che la gravidanza di sua figlia stia procedendo per il meglio in attesa del cariotipo fetale. Rispetto ai centri che mi ha riportato, direi che sono tutti e tre di eccellenza e che, eventualmente, potrebbe valer la pena di inserire nell’elenco anche l’ospedale san Gerardo di Monza (non sapendo quale sia la vostra provenienza all’interno del Paese).
La diagnosi di una malformazione fetale ci pone diversi problemi su più fronti: da una parte, l’evoluzione nel tempo (alcune nel tempo si risolvono, altre si accentuano a meno che si intervenga dall’esterno) e, dall’altra, la possibilità che vi siano più malformazioni compresenti (a volte inquadrabili in una sindrome).
In ogni caso, una volta riscontrata questa anomalia di sviluppo del bambino, la cosa più importante da fare è di sicuro programmare delle ecografie successive in un buon centro di Diagnosi Prenatale.
E’ in questa sede che si può monitorare l’evoluzione dell’anomalia riscontrata e proporre gli eventuali interventi di correzione, sia prima che dopo la nascita (magari coinvolgendo altri specialisti nei colloqui, come ad esempio urologi pediatrici nel suo caso).
Nel caso della megavescica, è possibile che alla base del difetto ci sia un restringimento dell’uretra (il condotto che fa defluire l’urina dalla vescica all’esterno, ossia la cavità amniotica nel feto) oppure delle vere e proprie “valvole” sempre a livello dell’uretra che ostacolano lo svuotamento vescicale.
Se non si interviene, è possibile che questa sovradistensione della vescica si ripercuota a monte sul tratto degli ureteri e persino sui reni, andando a comprometterne il corretto sviluppo.
Invece, esistono dei casi di megavescica che sono stati trattati in utero inserendo una specie di cateterino nell’uretra in modo da permettere lo svuotamento vescicale. In questi casi (ancora piuttosto limitati di numero per la verità, ma promettenti dal punto di vista dei risultati a lungo termine) il posizionamento del cateterino a livello uretrale ha non solo impedito che si verificasse un danno a carico dei reni, ma anche che si instaurasse una condizione di carenza di liquido amniotico, detta oligoidramnios, che a sua volta potrebbe ostacolare il corretto sviluppo dei polmoni fetali, con gravi rischi in termini di sopravvivenza dopo la nascita.
Sono sicura che, essendo sua figlia ancora a 12+5 settimane e trattandosi di un feto di sesso maschile (nei maschi è molto più comune questo tipo di difetto e la cosa ci fa ben sperare che sia anche isolato), avrà il tempo necessario per mettersi in contatto con una struttura adeguata alla sfida che la patologia riscontrata ci pone.
Sono a sua disposizione per qualsiasi necessità, mi tenga aggiornata se desidera, cordialmente.

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