Menarca senza peli ascellari: è possibile?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 29/07/2024 Aggiornato il 08/08/2024

I segni che rivelano l'imminenza del menarca sono due: la comparsa di peli pubici e lo sviluppo di un primo abbozzo del seno. L'assenza di peluria sotto le ascelle non esprime invece che la prima mestruazione è ancora lontana.

Una domanda di: Alessia
Mia figlia ha 12 anni, ha peli pubici ma nessuna peluria sotto le ascelle. Un mese e mezzo fa alla visita di controllo la pediatra visitandola ci ha detto che per il primo menarca ancora ci sarebbero voluti 5 o 6 mesi. Questa mattina mia figlia ha iniziato ad avere delle piccole perdite di sangue e nel pomeriggio sono anche diminuite a poche gocce…non lamenta nessun dolore o fastidio. Mi chiedo se possa essere il menarca nonostante non abbia ancora peli ascellari e l’opinione della pediatra, oppure se sia necessario ricercarne le cause altrove.

Gianni Bona
Gianni Bona

Gentile signora, i segnali che annunciano e precedono il menarca sono due: la comparsa del pelo pubico e lo sviluppo del primo abbozzo di mammella. Sono queste due manifestazioni ben visibili a essere influenzate dagli ormoni estrogeni e a essere dunque correlate all’inizio dell’attività delle ovaie da cui le mestruazioni dipendono. L’assenza di peli sotto le ascelle non è predittiva di un menarca lontano dal verificarsi. Detto questo, se queste goccioline di sangue dovessero esaurirsi in 1-2 giorni dobbiamo pensare che siano un’anticipazione del menarca che si manifesterà da qui a breve, ma non il menarca vero e proprio. Se invece il sanguinamento dovesse farsi un po’ più consistente e dovesse protrarsi per alcuni giorni (è possibile fino a sette) dovremo pensare che si tratta proprio della prima mestruazione. La conferma viene poi data dal ripresentarsi di un successivo sanguinamento a 28-30 giorni circa da questo primo episodio. Tenga comunque presente che nelle adolescenti le mestruazioni possono essere irregolari per diverso tempo, possono quindi saltare o presentarsi a intervalli variabili, senza che questo sia significativo da un punto di vista medico. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti