Se è vero che i beta-bloccanti non vanno assunti oltre la 12^ settimana di gravidanza, lo è altrettanto che, per fortuna, esistono alternative altrettanto efficaci che possono essere impiegate fino al termine della gestazione.
Una domanda di: Ileana
Salve dottoressa,
io soffro di tachicardia ed extrasistole da anni, prima assumevo il bisoprololo mentre ora il metoprololo. Volevo iniziare una gravidanza ma il cardiologo mi ha sconsigliato di utilizzare il Seloken durante la gestazione. Dato che io, nonostante la terapia, comunque soffro di queste sintomatologie come posso smettere di prenderla?! Non vorrei stare
peggio, devo rinunciare alla gravidanza per sempre?
![Elisa Valmori Elisa Valmori](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAMLCwgAAACH5BAAAAAAALAAAAAABAAEAAAICRAEAOw==)
Elisa Valmori
Salve signora, ho buone notizie per lei.
Non occorre rinunciare al suo desiderio di gravidanza: esistono delle terapie farmacologiche compatibili alternative ai beta-bloccanti oppure si può vagliare con il cardiologo curante l’opzione dell’elettroablazione (un trattamento che neutralizza l’area cardiaca da cui parte l’aritmia). In linea di massima, i beta bloccanti
andrebbero interrotti entro la 12° settimana di gravidanza. Non causano malformazioni al feto ma possono compromettere il suo meccanismo di adattamento all’ipossia
(che si compensa appunto mediante episodi di fisiologica tachicardia). Le categorie di farmaci compatibili con la gravidanza sono:
1) antiaritmici quali Verapamil e Propafenone. 2) calcioantagonisti quali la Nifedipina (molto utilizzata anche per gestire l’ipertensione gestazionale, nella
formulazione “crono” ossia a lento rilascio). 3) Anti-ipertensivi centrali quali la Metildopa (Aldomet). Son certa che il collega cardiologo riuscirà ad individuare la terapia alternativa ai beta-bloccanti migliore per lei durante la gravidanza (in allattamento la controindicazione non è più così assoluta, fortunatamente!).
Le ricordo infine di assumere acido folico (salvo diversa indicazione del Curante, 1 compressa al giorno da 400 microgrammi) almeno per tutto il primo
trimestre di gravidanza. Se possibile, meglio assumerlo lontano da the e latticini. A disposizione se desidera.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
19/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Faustina Lalatta Non è possibile stabilire se il feto abbia malformazioni o sia interessato da un'alterazione cromosomica semplicemente basandosi sul fatto che la sua crescita è al 3° percentile. Oggi si dispone di indagini di screening che possono dare informazioni sulla sua salute, ma se si decide di non effettuarle... »
15/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Un piccolo rituale da osservare all'occorrenza, qualche accorgimento per rendere il momento confortevole, uniti a tanta pazienza e a un atteggiamento sereno a poco a poco riescono a indurre il bambino a utilizzare il vasino e, più avanti, la tazza del wc. »
15/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Augusto Enrico Semprini Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo. »
15/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Se si teme una carenza di vitamina C perché con l'inizio della gravidanza è nata un'avversione verso la frutta e la verdura, si può correre ai ripari assumendo quotidianamente, per esempio, spremute di agrumi o kiwi, che ne sono ricchissimi. »
08/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo Durante la gravidanza, quando preoccupazioni che oggettivamente non hanno ragione di sussistere non danno tregua, mantenendo la futura mamma in uno stato ansioso costante, può senz'altro essere opportuno ricorrere all'aiuto di uno psicoterapeuta. Le continue paure ingiustificate possono, infatti, essere... »
14/06/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento... »
Fai la tua domanda agli specialisti