Minaccia d’aborto: ora sono fuori pericolo?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/07/2022 Aggiornato il 12/07/2022

Quando la causa di una minaccia di aborto è sconosciuta, non si può prevedere con sicurezza cosa accadrà nelle settimane successive alla scomparsa del sanguinamento.

Una domanda di: Maria
Salve vorrei fare un po’ di chiarezza… due giorni fa ho avuto una minaccia, sono alla 12 settimana il mio ginecologo mi ha dato tre punture di prontogest e, terminate queste, 10 ovuli di progeffik. Ora si è fermato tutto non ho più perdite… la mia domanda è questa: compariranno? O sono fuori pericolo? Grazie se mi risponde, la stimo molto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora e grazie per la stima che mi accorda.
Guardi, lei mi pone purtroppo una domanda a cui onestamente non so rispondere.
Davanti ad una minaccia di aborto noi diamo il progesterone che è l’ormone della gravidanza, capace di mantenere l’utero a riposo dalle contrazioni e, si spera, far riassorbire presto e bene una eventuale area di distacco a carico della placenta in via di formazione.
Quindi la cura che le è stata proposta è di sicuro utile per sostenere il buon proseguimento della sua gravidanza.
Vero è anche che non sappiamo esattamente come mai lei abbia avuto questa minaccia e, pertanto, non possiamo nemmeno escludere al 100% che non si ripeta…possiamo solo augurarglielo!
Ultimo dettaglio “tecnico”: di solito si consiglia alle mamme con questo tipo di complicazione di stare a riposo ma questo non significa che lei debba stare immobile a letto!
Basta un riposo relativo (evitare di sollevare pesi, di stare a lungo ferma in piedi, di fare mestieri di casa da mattina a sera senza fare pause in mezzo, di avere rapporti sessuali…).
Sono sicura che si riguarderà a dovere e che questo episodio rimarrà come un brutto sogno nel dispiegarsi della sua gravidanza.
A disposizione se desidera, cordialmente. E mi tenga aggiornata, se le fa piacere.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti