Una domanda di: Paola
Volevo qualche chiarimento a riguardo una situazione di scollamento.
Premetto di aver avuto una prima gravidanza quasi 3 anni fa portata a termine con la bambina nata a 40 settimane con parto naturale.
Il 18 febbraio scopro attraverso un test casalingo di essere incinta, e resto in attesa di concordare un appuntamento con il mio ginecologo.
Il 27 febbraio dopo un forte dolore addominale, senza perdite, mi reco in p.s, mi visitano ed inizialmente sospettano che il dolore sia dovuto ad un infiammazione della cistite, in quanto io già recidiva a questo tipo di infiammazione. Però dopo avermi fatto l'ecografia mi dicono che vi è uno scollamento, sul referto riportano: utero aumentato di volume, con camera gestazionale, si evidenzia embrione corrispondente a 6+4 wks. A livello del polo superiore, vi è la presenza di una zona anecogena, identificabile con scollamento di 23.5x9.1 mm. Chiudendo il referto con "manaccia di aborto".
Non mi fanno sentire il battito giustificandosi che prima delle 10 settimane non si sente molto.
Mi raccomandano riposo e progefikk fino al controllo con il mio medico.
Dopo due giorni mi reco dal mio medico che mi dice che lo scollamento lui lo misura inferiore di dimensioni 13x9 e mi aumenta il progefikk. Il mio ginecologo mi fa sentire il battito e si dimostra molto più fiducioso rispetto alla sua collega dell'ospedale la quale è stata leggermente più drastica.
Il dolore addominale, che posso annoverare come delle contrazioni continuo ad averlo se mi affatico anche solo stando in piedi, o si presenta la notte nel letto. E poi mi sento molto stanca, a differenza della prima gravidanza nella quale, pur avendo avuto perdite di impianto e forti nausee ed episodi di di vomito curate con Nuperal.
La mia domanda è quali possibilità ci sono che la gravidanza vada per il meglio, ho chiesto al mio ginecologo e mi ha detto di seguire le sue indicazioni e che tutto andrà per il meglio. Però solo molto preoccupata visto come si sento.

Dottor Gaetano Perrini
Il decorso della gravidanza nel primo trimestre presenta sempre un rischio di abortività contro cui possiamo ben poco. Detto questo, non è possibile dal controllo clinica ecografico stabilire una percentuale di rischio, in altre parole fare previsioni certe. L’utilizzo di farmaci a sostegno della gravidanza è indicato in modo da aumentare le possibilità di un’evoluzione favorevole, ma ripeto non esiste ad oggi né la possibilità di prevedere né la possibilità di cambiare il decorso della gravidanza, rendendolo favorevole, se la natura si oppone. Segua le indicazioni del collega che certamente aiuteranno questa gravidanza stia a riposo nel senso che è opportuno evitare attività fisicamente impegnative (ma non deve stare a letto, non servirebbe a nulla) e speriamo che tutto vada per il meglio. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Cordiali saluti.
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