Le illustro in breve la mia situazione, alla 8 settimana ho avuto abbondanti perdite di sangue rosso vivo, sono andata in ps e mi hanno diagnosticato un distacco amniocoriale di 55 x 22 mm, prescritto punture di progefik, integratore Dav-ha e riposo assoluto. Tre giorni fa, a 11+3 ho fatto la visita dalla mia ginecologa + la traslucenza nucale, tutto bene, il feto stava bene ed è cresciuto bene, il distacco si sta rimarginando, infatti la zona nera era più grigia perché come mi ha spiegato la dottoressa c’era la fibrina, la dottoressa mi ha detto che stava andando meglio e che sarei potuta uscire qualche volta, sempre senza fare sforzi e senza strapazzo. Questa notte, avevo qualche doloretto di pancia, sono andata in bagno (sono andata di corpo) e quando mi sono pulita c’era una macchiolina rosso chiaro… Adesso non so cosa fare. Devo tornare in ps? C’è rischio che il distacco si sia “riaperto”? Devo tornare a riposo assoluto? Uscendo ho peggiorato la situazione?
Elisa Valmori
Salve cara signora, lei ha avuto una minaccia di aborto alla ottava settimana e le è stata indicata una terapia abbastanza “corposa” per mantenere l’utero a riposo e facilitare il riassorbimento del distacco stesso.
Per non sbagliare, solitamente si consiglia anche di stare a riposo, evitando gli sforzi fisici (stare in piedi a lungo, correre, portare pesi…) e i rapporti sessuali (facilitano le contrazioni uterine). Non significa che lei debba stare allettata o segregata in casa, anzi!
Può concedersi qualche passeggiata a ritmo rilassato all’aria aperta…di sicuro aiutano a distendere il corpo e la mente. Direi che tutte queste cautele servono anche dal punto di vista psicologico per avere la coscienza a posto come mamma di “aver fatto tutto il possibile” per facilitare l’attecchimento della camera gestazionale all’utero.
Riguardo al riposo assoluto (ossia a letto) ci tengo a precisare che in realtà NON è dimostrato scientificamente che sia utile a cambiare le sorti della gravidanza in caso di minaccia d’aborto mentre potrebbe comportare dei rischi dal punto di vista della circolazione sanguigna (la stasi venosa che l’immobilità comporta potrebbe facilitare la formazione di coaguli per esempio agli arti inferiori).
Le perdite che ha notato ultimamente andando di corpo sono di minima entità e non richiedono di sicuro l’accesso in pronto soccorso (anzi, la visita ginecologica e l’eventuale ecografia interna per controllare il collo dell’utero o la placenta possono ulteriormente stimolare le contrazioni uterine e andrebbero evitate a meno che lei abbia una perdita ematica abbondante come una mestruazione).
Non credo il distacco si sia riformato dato che ecograficamente era in via riorganizzazione. Penso che ci voglia pazienza con queste perdite anche se capisco bene che qualsiasi perdita dal rosa tenue al rosso vivo anche se di minima entità sia motivo di grande apprensione.
Cerchi di essere ottimista che tutto andrà per il meglio: cuor contento il Ciel lo aiuta! E sia certa che anche il suo piccolo grande campione ce la sta mettendo tutta da parte sua per crescere all’altezza delle aspettative di mamma e papà.
Le sono vicina, spero di averla confortata e di averle risposto, cordialmente.
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