Mioma uterino intramurale: cesareo o parto naturale?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 23/02/2024 Aggiornato il 23/02/2024

La scelta del tipo di parto, in presenza di un mioma dell'utero, spetta necessariamente al ginecologo curante che ha modo di valutare con esattezza la situazione grazie all'ecografia.

Una domanda di: Angela
Salve Dottore, ho 44 anni e ho un mioma intramurale di 10 cm mentre stavo programmando una isterectomia ho scoperto di essere incinta adesso sono alla
17^ settimana e il ginecologo nell’ecografia ha scritto nodo di mioma anteriore sopraistmico. Secondo lei è consigliabile un parto cesareo oppure
un parto naturale? La ringrazio fin da adesso per la risposta.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
prima di tutto le auguro che vada tutto per il meglio. Prima di risponderle – e la mia risposta non può che essere a titolo generale e indicativo perché non ho modo di accertarmi di persona della sua condizione – chiedo a lei come mai domanda a me, che ho modo di apprendere le informazioni sul suo caso grazie a poche righe e senza poter effettuare l’ecografia, il da farsi e non al suo ginecologo curante, che peraltro sono certo si sia già espresso sulla modalità più opportuna di partorire. Comunque sia, giusto per darle un’idea, posso dirle che un fibroma posizonato subito sopra il collo dell’utero tendenzialmente può impedire che la testa del bambino possa scendere nel canale del parto. La posizione anteriore del fibroma può dare fastidio durante il cesareo ma è altrettanto vero che i ginecologi ostetrici sanno bene come superare l’ostacolo: la chirurgia osterica non è improvvisazione ma conoscenza delle varie situazioni chirurgiche che si possono presentare, quindi si tratta solo di scegliere la modalità di parto più idonea nel suo caso e la scelta davvero non posso essere io, da remoto, ad aiutare a farla. Né a suggerire quale potrebbe essere la migliore. Si affidi con fiducia al mio collega che di sicurò saprà come agire per il meglio. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti