Morbo di Crohn in gravidanza

Dottor Paolo Pantanella A cura di Dottor Paolo Pantanella Pubblicato il 03/06/2019 Aggiornato il 03/06/2019

I risultati degli esami effettuati durante la gravidanza in presenza di morbo di Crohn, devono essere valutati alla luce di quanto il medico curante accerta nel corso di una visita completa. I soli esiti delle analisi estrapolati dal contesto sono infatti poco esplicativi.

Una domanda di: Lucia
Salve dottore ci siamo sentiti tempo fa quando le comunicai di essere riuscita a rimanere incinta con il Crohn, in cura con infliximab fino alla 20esima settimana di gravidanza. Ho effettuato degli esami di controllo e onestamente mi preoccupano dei valori un po’ altini, forse alcuni è normalissimo che aumentino in gravidanza, ma vorrei sapere piu che altro se
posso stare tranquilla per quando riguarda la calprotectina nonostante sia ancora nella norma ma aumentata (prima era 15,8) e se la Ves è normale che
aumenti ora o c’ è qualcosa che non va. Vorrei una sua opinione al riguardo: io ora mi trovo alla 29esima settimana di gravidanza, c’è una possibilità
di una ricaduta in questi altri 2 mesi di gravidanza ? Premetto che prendo molto integratori dati dal ginecologo. Spero che arrivino tutti e sei fogli in
allegato. Grazie mille. Cordiali saluti.

Paolo Pantanella
Paolo Pantanella

Cara signora,
vedo solo alcuni esami (urine, ferritina e toxoplasma) che sembrano normali. Le altre analisi di cui parla mancano, tuttavia i risultati delle analisi vanno valutati in un contesto di visita, perché è solo in questo modo che si può capire se certe eventuali alterazioni possono dipendere dallo stato di gravidanza e, quindi, non preoccupano. Credo comunque che nella sua particolare situazione lei debba affidarsi in modo costante al giudizio del suo medico curante che, molto meglio di me che la conosco solo via email può esprimersi e consigliarla con cognizione di causa. Per quanto riguarda la possibilità di ricadute, mi è impossibile fare previsioni in merito: segua comunque tutti i suggerimenti che di sicuro le ha dato il suo medico curante perché di certo le sarà di aiuto. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti