Mosche volanti davanti agli occhi

Professor Luca Rossetti A cura di Luca Rossetti - Dottore specialista in Optometria Pubblicato il 13/06/2018 Aggiornato il 01/08/2018

I puntini scuri in movimento davanti agli occhi a volte diminuiscono spontaneamente, tuttavia può essere necessario abituarsi alla loro presenza perché possono permanere nel tempo.

Una domanda di: Robertina
Da qualche tempo ho delle mosche volanti nere davanti agli occhi. Non appaiono sempre, solo alcune volte nell’arco della giornata. Su consiglio del medico di famiglia ho effettuato gli esami del sangue e controllato la pressione: tutto a posto. Non porto né occhiali né lenti a contatto e ho 42 anni. Da cosa è causato questo disturbo e c’è un modo per risolverlo?

Luca Rossetti
Luca Rossetti

Cara signora, le cosiddette “mosche volanti” sono opacità del corpo vitreo (ovvero una sorta di sostanza gelatinosa che occupa gran parte del volume oculare); di norma è trasparente ma in certe condizioni si formano delle zone opache che l’occhio percepisce come dei corpi mobili fluttuanti. Non hanno nulla a che fare con la pressione (sia arteriosa che oculare). Non si possono togliere (tranne in casi molto particolari). Ci si abitua col tempo e a volte si possono ridurre spontaneamente. La cosa importante è che si possono associare al distacco del vitreo dalla retina e la cosa va sempre controllata dall’oculista che dilaterà la pupilla controllerà che la retina (anche quella periferica) sia normale. Quindi le consiglio senz’altro di effettuare una visita. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti