Mutazione MTHFR in vista di una gravidanza
La mutazione MTHFR non influenza in modo particolare la salute riproduttiva (né l'aspettativa di vita) tant'è che è compatibile sia con l'avere figli sia con la possibilità di vivere a lungo.
Una domanda di: Lucia
Buongiorno, vorrei un' informazione. Ho la mutazione MTHFR in omozigosi, il ginecologo mi ha consigliato di prendere deltacortene e cardioaspirina insieme a prefolic. Ma può essere così secondo lei? Grazie per la risposta.

Augusto Enrico Semprini
Cara Lucia,
le do la mia opinione. Per me la mutazione di cui lei è portatrice è completamente irrilevante sulla sua salute personale e riproduttiva. Non si cura la normalità soprattutto con un farmaco come il deltacortene immunodepressivo mentre la cardioaspirina sappiamo essere abbastanza priva di effetti collaterali significativi, ma se anche si volesse usare, dovrebbe essere solo in gravidanza e non prima. Mi dispiace di avere un'opinione così radicale ma è condivisa dalla quasi totalità degli ematologi preoccupati da una sovra interpretazione di una variante diffusa in circa il 5% della popolazione che, appunto, non soffre alcuna conseguenza in relazione a questa caratteristica. Le ricordo anche che la frequenza di questa mutazione negli ultracentenari è identica in quella generale. Non conosco la sua storia clinica e può darsi che il parere così interventista che ha ricevuto sia dovuto a informazioni mediche di cui io non sono conoscenza. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professoressa Anna Maria Marconi Nel secondo trimestre di gravidanza il rischio di aborto spontaneo è già stato superato da un pezzo quindi si può sospendere la cardioaspirina, se indicato dal ginecologo, senza ansie. »
15/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini In gravidanza, un sanguinamento persistente potrebbe essere dovuto all'impiego di eparina, la cui utilità va dunque valutata attentamente. »
08/01/2013
Fertilità
di Dottor Gaetano Perrini Risponde: Dottor Gaetano Perrini »
03/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professoressa Anna Maria Marconi Nel secondo trimestre di gravidanza il rischio di aborto spontaneo è già stato superato da un pezzo quindi si può sospendere la cardioaspirina, se indicato dal ginecologo, senza ansie. »
15/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori In caso di poliabortività e con alcune problematiche emerse dalle indagine effettuate, se si desidera un figlio è opportuno rivolgersi a un ambulatorio ospedaliero di gravidanza a rischio perché solo un team di specialisti può offrire tutto il supporto necessario. »
Le domande della settimana
21/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Floriana Carbone Nella maggior parte dei casi, l'aborto spontaneo è dovuto ad anomalie del concepito incompatibili con la vita. La revisione della cavità uterina (raschiamento) non sempre è necessaria, ma è una delle tre opzioni possibili. »
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni. »
14/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Antonella Di Stefano Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile. »
07/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni. »
Fai la tua domanda agli specialisti