Negativa al rubeo test: che fare in vista di una gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 27/09/2023 Aggiornato il 12/07/2024

Prima di avviare una gravidanza se non si è immunizzate nei confronti della rosolia è opportuno vaccinarsi. Dopo la vaccinazione per "cercare un bambino" è bene attendere due mesi.

Una domanda di: Anna
Sono risultata negativa al test Rubeo Test. Immagino che stia a significare che non ho mai avuto la rosolia e nemmeno ho fatto il vaccino in età infantile. Questa settimana con il mio compagno ho avuto un rapporto senza precauzioni, adesso attendo di fare il test. Mi chiedevo, se dovessi rimanere incinta non essendo protetta dal vaccino come dovrò comportarmi? Ovviamente se non sarò incinta andrò subito a fare il vaccino. In tal caso dopo quanto tempo possiamo riprovare ad avere una gravidanza? La ringrazio
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve Anna, ottima domanda la sua. Cerco di risponderle al meglio. Intanto le direi di essere fiduciosa che andrà tutto liscio: mi pare di cogliere una forte preoccupazione da parte sua e spero non arrivi ad essere in ansia per via della rosolia. Il fatto di non avere gli anticorpi per l’infezione non esclude a mio avviso l’eventualità di essersi sottoposta a vaccinazione nell’infanzia. Anche in soggetti vaccinati può infatti accadere che negli anni gli anticorpi per una certa infezione si azzerino e che quindi la protezione vaccinale decada. Nel caso della rosolia, questo potrebbe comportare il rischio di ammalarsi proprio durante una gravidanza e questo purtroppo implica dei rischi di malformazioni gravi al nascituro. Per questo motivo, tra gli esami pre-concezionali (ossia che si possono eseguire gratuitamente in vista di una futura maternità) è inclusa la rosolia: per poter avere modo di proporre la vaccinazione (o richiamo vaccinale) a chi risultasse come lei sprovvista di anticorpi per questa patologia. Il vaccino della rosolia è disponibile in forma trivalente (ossia per rosolia, morbillo e parotite) e tetravalente (ossia morbillo, parotite, rosolia e varicella) e contiene dei virus vivi ma attenuati. Per questo motivo è controindicato in gravidanza e si preferisce posticiparne la ricerca almeno a due mesi DOPO l’esecuzione del vaccino. Per inciso, non si sono mai verificate malformazioni nei nati esposti per errore in gravidanza alla vaccinazione per rosolia: non c’è paragone tra la malattia data dal virus e quella indotta dal vaccino col virus vivo ma appunto attenuato. Se lei risultasse incinta e ancora recettiva per la rosolia, sarebbe indicato il monitoraggio mensile degli anticorpi (IgG e IgM) per rosolia fino a circa 17 settimane di gravidanza: è questo il periodo in cui l’infezione potrebbe provocare danni al nascituro. Spero di averle risposto, rimango a disposizione, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti